“Insulti e delirio dal palco di Foggia dove uno pseudo-cantante ha pensato bene di offendere il presidente Meloni. Per mancare di rispetto al primo presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana, è stato utilizzato uno dei più deplorevoli insulti sessisti. Ancora più vergognoso il fatto che ad assistere alla ignobile performance fossero presenti alcune cariche istituzionali, non solamente del Comune di Foggia, dalle quali non è arrivata alcuna condanna nell’immediato. Non hanno nulla da dire i leader dell’opposizione, Schlein e Conte? Oggi, ogni presa di distanza da chi si batte per difendere la dignità della donna solo quando fa comodo, oltre che tardiva risulterebbe ipocrita”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti dopo gli insulti sessisti pronunciati dal rapper Gennarone durante il concerto del Primo Maggio a Foggia. Il cantante si è poi scusato.
Dura anche la senatrice pugliese di Fratelli d’Italia, Vita Maria Nocco: “Gli insulti sessisti proferiti da un rapper dal palco del concerto di Foggia nei confronti del presidente Meloni sono una vergogna. Certi personaggi continuano a usare il 1° maggio come pretesto per esprimere, in modo volgare, dei messaggi che nulla hanno a che vedere con la tutela dei lavoratori. Mi auguro che gli organizzatori prendano le distanze, così come aspetto parole di ferma condanna da parte delle opposizioni di sinistra, specie da parte delle esponenti donne, sempre così solerti nel denunciare il sessismo salvo poi scomparire quando la vittima degli insulti è la presidente del Consiglio”.