Richiesta l’archiviazione per il caso di Michele “Mex” Mastromatteo, l’uomo di Peschici trovato morto sul Gargano ad ottobre 2020. L’avvocato Giuseppe Falcone, legale della famiglia dell’uomo, ha già annunciato che farà opposizione.
Al momento, però, rischia di naufragare, avvolta nel mistero, la vicenda di “Mex”, il peschiciano, dipendente di una ditta di bevande, rinvenuto senza vita nei pressi di San Nicandro Garganico, a torso nudo, senza arti superiori, con un cassone sulle gambe e con un buco enorme dietro al collo. Pochi giorni fa, la famiglia aveva chiesto lumi sullo stato del procedimento ma oggi ecco la doccia gelata con la possibile archiviazione avanzata al gip dalla pm Laura Simeone.
Ad inizio 2022 le indagini sulla morte di Mastromatteo vennero prorogate per ulteriori sei mesi. Sotto inchiesta Raffaele Tavaglione, 43 anni, amico della vittima, indagato per omicidio e occultamento di cadavere. “Questa famiglia ha avuto un figlio barbaramente ucciso – dichiarò a l’Immediato, Falcone -. Michele non è morto per cause naturali perché una persona trovata in quello stato non può essere morta accidentalmente”. L’avvocato nutre forti sospetti anche per via del taglio netto delle braccia “che non può essere stato causato dalla fauna. Probabilmente chi l’ha ucciso ha voluto mandare un messaggio. Forse Michele aveva ‘toccato’ qualcosa che non doveva toccare”.