“Parlerò con Meloni. Mi batterò col ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e con Fabio Rampelli in difesa dell’agricoltura, per annullare i decreti con cui Draghi ha concesso sei nuovi parchi eolici in Puglia e in Basilicata”. Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, in un’intervista a ‘Repubblica’, torna a tuonare contro le pale eoliche colpevoli a suo avviso di rovinare il paesaggio. Ma, aggiunge, “al ministero dell’Ambiente se ne sbattono del paesaggio. Metterebbero le pale eoliche pure davanti a una cattedrale”.
La ricetta alternativa per Sgarbi c’è: “Mettiamo i pannelli sopra i condomini. Il 65% degli edifici costruiti in Italia, anche intere aree industriali e periferiche, hanno meno di 70 anni. Non è difficile immaginarli rivestiti di pannelli”. Poi, con il consueto gusto per la provocazione aggiunge: “Per esempio ora sono a Torre del Greco e non c’è una sola cosa che sia degna di essere guardata. Potremmo metterci qui il fotovoltaico. Oppure mettiamolo all’Ara Pacis, in centro a Roma, che per come è stata rifatta è un obbrobrio”. E a chi gli chiede se le soprintendenze non mettano spesso troppi ostacoli, Sgarbi replica: “Ma per fortuna. Anzi, dovrebbero metterne di più. Fanno il loro dovere, difendono quel paesaggio che ha determinato il Grand Tour. Difendono l’Italia dal ‘sacco del Paesaggio’ in Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata. L’Italia non è solo i suoi monumenti”. Per Sgarbi i vincoli sono “sacrosanti”.
“Mentre il ministero dell’Ambiente – aggiunge – difende soltanto l’energia. Vorrei lodare il soprintendente Gabriele Barucca che difende Cremona dalla minaccia di mettere il fotovoltaico in piazza San Marco. Una schifezza, come i pannelli messi a Roma a piazza Venezia dal sindaco Gualtieri”. (Clt/Adnkronos)