“Esci il cane”, “entra i panni”, o “siedi il bambino”. Non è più errato esprimersi così. A dirlo è l’Accademia della Crusca rispondendo ai lettori che chiedevano se fosse lecito costruire il verbo sedere con l’oggetto diretto di persona. Ecco cosa ha detto Vittorio Coletti, socio dell’Accademia: “Ormai la formula è stata accolta nell’uso, anche se non ha paralleli in costrutti consolidati con l’oggetto interno come li hanno salire o scendere (le scale, un pendio). Non vedo il motivo per proibirla e neppure, a dire il vero, per sconsigliarla”. Lo stesso ragionamento può essere fatto per verbi come uscire e entrare.
Dire “esci la spazzatura” o “entra i panni”, insomma, non è un’eresia. E non si tratta di stravolgere le regole grammaticali, ma di accettare l’idea che questi costrutti siano entrati nel linguaggio comune: “Diciamo insomma che sedere, come altri verbi di moto, ammette in usi regionali e popolari sempre più estesi anche l’oggetto diretto e che in questa costruzione ha una sua efficacia e sinteticità espressiva che può indurre a sorvolare sui suoi limiti grammaticali”, spiega Coletti.