Si è svolta venerdì scorso, 10 novembre, la conferenza stampa di presentazione dei primi risultati dell’operazione denominata ‘Trash movie’, sul contrasto all’abbandono di rifiuti e porre maggiore attenzione su alcuni comportamenti quotidiani voluta fortemente dal sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.
Il video mostrato, che riprende alcuni ‘furbetti’, la dice lunga sull’atteggiamento di certi, pochi, nostri concittadini. “Mi scuso, innanzitutto, per l’oggettiva difficoltà nello spazzamento delle strade, frutto soprattutto di un’epocale cambiamento per la nostra città, che implica uno sforzo organizzativo notevole, e sottolineo, ancora una volta: Manfredonia ha una superficie pari a circa 355 chilometri quadrati (il doppio di Milano, per esempio, che si estende su 181 chilometri quadrati). Davanti a questo grande sforzo – ha continuato Riccardi – ed al risultato straordinario del 65% raggiunto nella raccolta differenziata, l’attenzione di alcuni, però, non si concentra su ciò, per dare corso ad un nuovo modello culturale per la nostra città, bensì sul ritrarre questo o quel sacchetto abbandonato. Le difficoltà ci sono e sono evidenti, perciò stiamo lavorando alacremente per migliorare l’efficacia del servizio”. “Ringrazio chi lavora quotidianamente sui temi ambientali, a partire dall’assessora all’Ambiente, Innocenza Starace, e dall’assessore con delega alla Polizia locale, Giuseppe la Torre. Ringrazio il comandante vicario della nostra Polizia Locale, Tommaso Castrignano, come gli uomini del Nucleo di Polizia Ambientale e l’ingegnere Antonello Antonicelli. Per quanto è vero – ha aggiunto il sindaco – che dobbiamo migliorarci e c’è ancora tanto da fare, i risultati stanno arrivando e sono incoraggianti, nonostante le mille difficoltà che incontriamo, non ultimi quelli di natura economica”. Al riguardo delle fototrappole, il sindaco ha spiegato: “vengono posizionate in luoghi che, di volta in volta, possono variare. Ne sanno qualcosa quei cittadini che si sono visti notificare la sanzione per abbandono di rifiuti, pari ad un importo di 400 euro, proprio a significare che potrebbe toccare a chiunque usi una tale biasimevole pratica”.
Il sindaco Riccardi ha biasimato le pratiche che non posseggono alcun connotato costruttivo, affermando che esiste solo il dovere di ripulire, da parte delle istituzioni, per rispondere al presunto diritto a sporcare di cui si avvale qualcuno. “Così come pare che riempire il web di fotografie riguardanti gli abbandoni dei rifiuti possa avere un qualche fondamento educativo – ha detto -. Mi auguro, invece, in considerazione dell’alta valenza che possono assumere i messaggi veicolati attraverso i canali d’informazione, che i media si uniscano alla causa comune e concorrano alla formazione di una coscienza civile, anziché correre dietro a notizie che, ammesso e non concesso che possano essere tali, meriterebbero solo di comparire nelle sezioni dedicate al gossip”.
La sequenza di foto mostrate dagli agenti del Nucleo di Polizia Ambientale, Matteo Panza e Alessandro Vairo, comprende i luoghi più disparati, in città ma anche nelle sue periferie, in un periodo temporale che va dal febbraio 2016 alla primavera 2017. Di alto impatto visivo lo scatto che ritrae, nella zona del mercato settimanale di via Scaloria, l’abbandono di centinaia di cassette per il pesce. “La Polizia Locale – hanno riferito gli operatori – condusse gli accertamenti del caso, e una sanzione di un migliaio di euro a testa per sei grossisti del pesce, tutti del luogo. E non c’è stato alcun ricorso, perché costoro li hanno presentati, che abbia ottenuto accoglimento. Le multe si pagano, in questo caso se non si è in grado di rispettare l’ambient”e. Gli accertamenti del Nucleo di Polizia Ambientale vengono compiuti rovistando nei sacchetti e attraverso appostamenti in borghese, per cogliere in flagranza di violazione gli abbandonatori seriali. Cittadini comuni, associazioni, commercianti, grossisti, meccanici, piccole aziende del territorio, categorie sociali e professionali molto differenti tra loro, quindi, ma accomunate da una sola cosa: l’inciviltà con cui agiscono.
Il video mostrato successivamente in aula consiliare ha mostrato l’attività realizzata grazie alle fototrappole e le 77 violazioni contestate si riferiscono ai primi 11 giorni di rilevazioni effettuate con l’ausilio di tali strumenti tecnologici. Nel mentre le fototrappole riprendono coloro i quali verranno sanzionati perché colti nell’abbandonare rifiuti sul territorio comunale, prosegue la puntuale attività degli operatori del Nucleo Ambientale della Polizia Locale sia attraverso la verifica dei rifiuti contenuti nelle biste abbandonate, sia con i servizi di appostamento e sia tramite l’attività di verifica, esercizio commerciale per esercizio commerciale, coordinata con l’ingegnere Antonicelli, del metodo utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti prodotti e le eventuali convenzioni, obbligatorie per legge, che le attività hanno stipulato con le aziende specializzate.
“Ringraziamo, altresì, la stragrande maggioranza dei cittadini manfredoniani – hanno voluto affermare gli operatori di Polizia Ambientale – che, con sacrificio e con estrema pazienza, si attengono alle regole e, tra l’altro, collaborano con noi, facilitando il nostro lavoro. E’ una piccola minoranza quella che, con i propri atteggiamenti scorretti, infanga il nome della nostra città che, invece, si dimostra all’avanguardia, alla luce del contesto territoriale nel quale viviamo e, quindi, delle difficoltà che contraddistinguono i centri urbani limitrofi”.
L’assessore Giuseppe la Torre, associandosi ai ringraziamenti di chi lo ha preceduto ha spiegato: “gli agenti di Polizia Locale utilizzano guanti monouso, mettono le mani nell’immondizia per accertare l’identità di coloro i quali abbandonano i propri sacchetti dei rifiuti. Sono stati sequestrati 4 autoveicoli ed elevati 573 verbali per abbandono rifiuti, compresi i 77 (in 11 giorni) frutto delle riprese realizzate con le fototrappole installate dal 13 ottobre 2017, incassando già una cifra di poco inferiore a €40.000. E continuo a ricevere segnalazioni da parte dei concittadini, che giro agli organi preposti, rimarcando che il nostro impegno è incessante ma bisogna tenere nel debito conto che se vogliamo una città pulita, siamo noi cittadini per primi a dover profondere un maggiore impegno”.
L’assessora Starace, unendosi ai ringraziamenti per il lavoro sin qui svolto dai soggetti succitati e aggiungendovi, in proprio, anche uno per tutte le associazioni che stanno concorrendo attivamente a questa autentica battaglia di civiltà, ha voluto rivolgere un invito: “Questa conferenza stampa non ha lo scopo di mettere alla berlina le persone incivili ma, invece, è il momento per comprendere quanto sia importante e imprescindibile l’impegno di tutti per preservare la nostra città. La Polizia Locale non può essere lasciata sola in questa opera e ogni singolo cittadino può essere importante, tanto per i suoi comportamenti quotidiani quanto per le segnalazioni che vorrà inoltrarci. Questa città mostri di credere in ciò che stiamo realizzando”.
“La presenza sempre più accentuata di plastiche nei nostri mari e l’aumento delle immissioni gassose nell’atmosfera – ha aggiunto ancora la Starace – dovrebbero suonare come campanelli d’allarme ma, stranamente, vi è una sorta di ‘vuoto d’informazione’ sulle ragioni per le quali si stanno producendo effetti così deleteri per il nostro ambiente. E’ giusto fare la raccolta differenziata, visto che ciò concorre ad avere una città pulita, ma è giusto differenziare soprattutto perché aiutando la nostra città ad essere pulita, aiutiamo anche i nostri figli, che potranno respirare un’aria più pura e godere di mari più puliti”. “Risulta importante, quindi, che si prenda coscienza, anche attraverso le scuole, e l’Amministrazione si sta impegnando pure in questa direzione, di quali sono gli effetti negativi di questi comportamenti incivili e irresponsabili, sull’ambiente che ci circonda e nel quale viviamo”, ha concluso l’assessora all’Ambiente.