“A Foggia la normalità era il pagamento della tangente a Biagini per poter ottenere lavori pubblici. L’imprenditore che accettava di pagare non alterava a suo favore le condizioni di corretto esercizio dell’azione amministrativa ma piuttosto evitava che queste fossero alterate a suo danno, ponendosi nelle condizioni di potere legittimamente competere con gli altri imprenditori”.
È questa la regola numero uno del “sistema Biagini”: pagare tangenti per continuare a lavorare. Un modus operandi che, stando all’ordinanza del Gip, è andato avanti per molti anni, almeno dal 2010.
Di
Francesco Pesante