Restano ancora delle tessere del puzzle al sindaco Franco Landella per ricomporre la sua squadra di governo. Alcune caselle saranno riconfermate, a cominciare da Anna Paola Giuliani, assessore alla Cultura, cui potrebbe essere spacchettata la delega dei Grandi Eventi, da affidare insieme alle Politiche Giovanili all’azzurra moglie di Fausto Leali, Germana Schena. Riconfermati ai loro posti sia Claudio Amorese all’Annona, in quota Forza Italia in virtù del risultato del suocero Bruno Longo, sia Sergio Cangelli per Foggia Vince sia Francesco Morese, per DestinAzione Comune.
Anche Erminia Roberto potrebbe essere riconfermata, sotto la spinta generosa di Franco Di Giuseppe, il dubbio resta la delega, che qualcuno vorrebbe assegnare al leghista Salvatore De Martino.
Per l’Urbanistica, se da un lato, come abbiamo scritto l’Ance spera in un ripensamento di Ciccio D’Emilio, c’è chi sventola la carta di Augusto Marasco, ma si tratta di una boutade. Una cosa è certa: dal forte rapporto di Franco Landella con Eliseo Zanasi potrebbe nascere la designazione per la delega, per la quale c’è anche un riposizionamento tra gli edili che puntano ad una nuova presidenza rinnovata, che vede in pole Ivano Chierici, numero uno di un consorzio importante. Alcuni fanno il nome per l’assessorato del professionista Rosario Di Trani, la cui competenza era stata già richiamata per il Consorzio Asi.
In alto mare le cose in casa Lega. Al momento nessuno sembra interessato ad entrare in Giunta tra gli eletti, memori delle pratiche di defenestramento di Franco Landella.
Unico punto fermo: Luigi Miranda, vicesindaco con delega alla sicurezza. Un incarico già delineato in campagna elettorale e dal forte sapore politico per il sindaco, se si considera che Pippo Cavaliere ha sperato fino all’ultimo di avere un aiutino dai leghisti, anche in virtù del cambio di casacca europeo di Leo Di Gioia.
Tra gli esterni potrebbe essere ripescato il non eletto Raimondo Ursitti, se ci sarà l’intervento diretto di Matteo Salvini, attraverso l’amico ed europarlamentare Massimo Casanova.
“Al momento non si sa niente, stiamo aspettando le indicazioni di Luigi D’Eramo, la rappresentanza politica ce l’ha D’Eramo. Va avviata una discussione, se non sappiamo cosa dice D’Eramo, non possiamo andare avanti, non si può discutere arbitrariamente. Mi auguro che D’Eramo, Daniele Cusmai e Miranda si vedano al più presto e diano indicazioni agli eletti e al partito. Ci sono tante competenze e professionalità, tante ambizioni. Massimiliano Di Fonso come regola, dato che è il più suffragato della città, dovrebbe avere la prerogativa di essere eletto presidente del consiglio, credo che lui tenga ad essere investito di una grande responsabilità. Per lo meno va interpellato”, è il commento alla nostra testata di Sario Masi, che è stato per la Lega responsabile del programma.
Sicurezza e Politiche Sociali con Salvatore De Martino o un ripescato Antonio Vigiano, sono le due deleghe a cui tiene la Lega. “Ci sono diverse competenze sul welfare che vanno al servizio non solo della coalizione, ma dell’intera città”, osservano i leghisti.