Questa mattina, presso l’IISS Einaudi di Foggia, si è svolto un evento straordinario che ha visto il coinvolgimento di un gruppo di ragazzi autistici nella creazione di un piatto dedicato all’autismo. Il progetto, organizzato dall’associazione Controvento APS con il supporto del dirigente scolastico Lanfranco Barisano, ha avuto come obiettivo sensibilizzare la comunità sui temi dell’autismo, attraverso un’esperienza partecipativa che ha unito emozioni, cucina e riflessioni.
La giornata è iniziata alle 9.00 con una presentazione emozionante tenuta dai ragazzi stessi, che hanno condiviso con i loro coetanei il proprio vissuto e la propria esperienza. A guidarli in questo percorso, Luisa Wilma Scarlato, psicoterapeuta e presidente dell’associazione Controvento, affiancata dal suo team di esperti. Il momento, ricco di emozioni, è stato un’occasione per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’autismo e sull’importanza di un dialogo aperto e inclusivo.
Successivamente, i ragazzi sono stati coinvolti in un laboratorio di cucina, che ha visto la collaborazione con gli studenti delle classi di cucina dell’Istituto Einaudi, in un’attività di peer tutoring. Qui, i ragazzi autistici hanno potuto mettere in gioco le abilità acquisite nel loro percorso terapeutico, realizzando un piatto che avrebbe dovuto “parlare” di autismo attraverso sapori e forme. Il piatto, scelto dai ragazzi e chiamato “Butterfly”, è una metafora sulla diversità e sull’unicità. Il nome evoca l’immagine della farfalla, simbolo di trasformazione e bellezza nascosta, che invita a guardare oltre le apparenze.
Il piatto “Butterfly” non è solo un’idea gastronomica, ma un potente messaggio di inclusività e consapevolezza. “Ciò che ci sembra a prima vista non dovrebbe condizionare il nostro modo di vedere l’altro, ma dovremmo imparare a scorgere l’unicità di chi abbiamo di fronte”, ha spiegato Luisa Wilma Scarlato. Il piatto è stato pensato come un percorso di scoperta, proprio come l’autismo: inizialmente difficile da comprendere, ma ricco di sfumature e bellezza, proprio come il mix di sapori e colori che si rivelano al palato.
L’iniziativa ha visto la partecipazione anche del presidente dell’Associazione Cuochi di Capitanata Mario Falco, degli insegnanti Giuseppe Angino e Vincenzo Pazienza, e dello chef Giuseppe Scarlato, che con grande sensibilità hanno affiancato i ragazzi nella preparazione del piatto, contribuendo a trasformare un semplice gesto culinario in un’opera di comunicazione artistica.
Il progetto ha rappresentato un’importante occasione di crescita per i ragazzi coinvolti, non solo in termini di abilità pratiche, ma anche nella consapevolezza di sé e nel loro potenziale inserimento sociale e lavorativo. Grazie a questa esperienza, gli studenti autistici hanno potuto esprimersi in un contesto sociale, dimostrando che l’autismo non è un ostacolo, ma una parte integrante di una società che deve imparare ad accogliere la diversità.
L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica e di esperti del settore, si inserisce in un percorso di sensibilizzazione più ampio, volto a migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e a promuovere un’integrazione più profonda e consapevole all’interno della società.