Massimo De Santis corre verso il patteggiamento. L’ex dirigente dell’area tecnica del Policlinico Riuniti di Foggia ha chiesto ieri di patteggiare una condanna a 3 anni e 2 mesi nel processo che lo vede imputato per concussione e turbativa d’asta. L’uomo venne arrestato a gennaio dalla Guardia di Finanza e condotto in carcere. A marzo gli furono concessi i domiciliari.
Nella prossima udienza il giudice Sicuranza deciderà sulla richiesta di patteggiamento avanzata dal legale di De Santis, Roberto Sisto, e concordata con la pm Anna Landi.
L’ex dirigente, che in un’intercettazione diceva “qui il parroco sono io e ti devi rivolgere solo a me… O con me o contro di me”, finì nei guai proprio a causa di alcune intercettazioni che avrebbero rivelato il suo essere “incline all’illecito” come scrisse il giudice nell’ordinanza cautelare.
Al centro dell’inchiesta i lavori per 8 sale operatorie dell’ospedale foggiano
L’inchiesta di Procura e Guardia di Finanza riguardava i lavori di riqualificazione e attivazione di 8 sale operatorie, gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici e altri interventi. Nei guai ci finirono anche dipendenti ospedalieri, imprenditori ed alcuni professionisti.
Stando all’impianto accusatorio, De Santis avrebbe ottenuto regali e lavori gratis nella propria abitazione in cambio di appalti e forniture. Ieri, è stata incardinata la richiesta di patteggiamento (8 mesi) anche per Sergio La Mura, 62enne milanese, consulente esterno della “Airelg”, che ha una posizione marginale: risponde di concorso in turbativa d’asta per l’appalto relativo all’attivazione delle sale operatorie. “L’ingegnere La Mura respinge le accuse – commenta il difensore – ma per motivi di salute si è optato per la richiesta di patteggiamento”. Nella prossima udienza, fissata il 27 novembre, si deciderà anche sulla costituzione di parte civile del Policlinico “Riuniti” di Foggia, richiesta nei confronti di tutti gli imputati. Per chi ha optato per il rito ordinario, invece, si deciderà per l’eventuale rinvio a giudizio.
Le altre persone coinvolte
Due imprenditori sia vittime che imputati
Luigi Borrelli, 54 anni, di Cerignola, dirigente dell’area gestione tecnica del Riuniti, Nicola Stefanelli, 57 anni di Bari, rappresentante legale della “Esse ingegneria”, progettista della gara per l’attivazione delle sale operatorie e dirigente pro tempore del Riuniti; Marco Labianca, 36 anni di Valenzano, legale rappresentante della “Airleg”; Giovanni Amoruso, 58 anni di Bari, contact manager della “Siram spa”; Giuseppe Fiorino, 48 anni di Altamura, amministratore di fatto della “Item Oxigen”; Domenico Cuoco, 51 anni, napoletano residente a Foggia, amministratore e legale rappresentante della “Gami impianti”; Michele Iatarola, 55 anni, foggiano, legale rappresentante della “Imtec srl”; Matteo D’Augelli, 44 anni, foggiano, amministratore unico della “Fidati srls” e il notaio Rocco Di Taranto, 59 anni di Foggia. Tutti respingono le accuse.
Gli imprenditori D’Augelli e Fiorino, inizialmente indagati per corruzione di De Santis – riporta la gazzetta del mezzogiorno -, sono ora contestualmente vittime di concussione da parte di De Santis e imputati di turbata libertà degli incanti in concorso con l’ex dirigente ospedaliero.