
Un nuovo scandalo scuote il Policlinico Riuniti di Foggia. Dopo l’appalto per l’elisoccorso sono emerse altre presunte gare truccate in ospedale. Nell’operazione di procura e Guardia di Finanza sono state arrestate quattro persone: in carcere l’ingegnere Massimo De Santis, 62 anni, di Foggia (in foto). Ai domiciliari l’ingegnere Nicola Stefanelli, 56 anni, di Bari, Giovanni Amoruso, 57 anni, di Bari, e Marco Labianca, 36 anni, di Acquaviva delle Fonti (Ba).
De Santis, ex dirigente all’Asl poi passato al Riuniti e sempre molto chiacchierato, sarebbe stato un vero e proprio “ras”, capace di pilotare vari appalti in numerosi settori in cambio di regali: viaggi, arredamenti per la casa, telefonini iPhone e molto altro ancora. In una nota i finanzieri scrivono: “Significative le espressioni usate dal dirigente da cui si desumerebbe lo stato di soggezione di uno degli imprenditori. De Santis diceva: “Il parroco della chiesa qui sono io e ti devi rivolgere solo a me”. “O con me o contro di me”.
Stando all’impianto accusatorio, il dirigente dell’Area Gestione Tecnica avrebbe “abusato della sua qualità di pubblico ufficiale e dei suoi poteri” nell’affidamento di ricchi appalti. Tra questi il servizio di riqualificazione e attivazione delle 8 sale operatorie all’interno del blocco operatorio, il servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici, il servizio inerente alla viabilità interna ed agli accessi carrabili e pedonali e il servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti gas medicinali e tecnici.
Si parla di “un vero e proprio reticolo di contatti tra imprese e pubblici ufficiali, con lo scopo di pilotare gli appalti, al fine di perpetrare i reati contro la Pubblica Amministrazione e ottenere illeciti guadagni”.
Come detto, l’ingegnere avrebbe ottenuto favori e regali per pilotare le gare: tra questi un soggiorno di una settimana con la compagna presso una struttura alberghiera di Sestriere (TO) con i biglietti aerei di andata e ritorno, uno smartphone iPhone X e un divano. Inoltre, sempre De Santis avrebbe costretto il socio di una società, in cambio di 26 affidamenti diretti di lavori concessi nel periodo 2019-2021, ad acquistare beni ed a eseguire lavori in suo favore tra cui la ristrutturazione di vari mobili, la realizzazione di una scala retrattile, l’acquisto e il montaggio di zanzariere per le sue abitazioni di Troia, Foggia e Pineto. Per altri affidamenti avrebbe invece ricevuto in cambio 18 lampade da appartamento e 2 impianti di antifurto per le sue abitazioni di Troia e Foggia.