Forti sospetti sulla criminalità organizzata garganica dietro l’omicidio di Bartolomeo La Pomarda detto Bartolo, 28enne di Mattinata (in foto), raggiunto ieri sera da colpi d’arma da fuoco, pare un fucile, mentre si trovava nella sua azienda agricola in località Stinco Cutino Tagliata, territorio di Monte Sant’Angelo al confine con quello mattinatese.
Il giovane, professione allevatore, era noto agli inquirenti, storicamente vicino ai fratelli Antonio e Andrea Quitadamo detti “Baffino”, entrambi collaboratori di giustizia da alcuni mesi, ma storici esponenti della mafia garganica per il clan Lombardi-Scirpoli-Raduano.
La Pomarda era spesso accostato ad Andrea Quitadamo con il quale si rese protagonista, nel 2016, di una spedizione punitiva a carico di un giovane di Mattinata, aggredito selvaggiamente e ferito a colpi d’accetta davanti ad una pizzeria. Andrea Quitadamo, Fabio Di Mauro e Bartolomeo La Pomarda che all’epoca aveva soltanto 21 anni furono incastrati dalle telecamere, unico mezzo per risalire ai responsabili a causa dell’omertà delle persone presenti. Era proprio La Pomarda ad impugnare l’accetta.
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