Prove di partecipazione popolare tra i penstellati e gli esponenti della sinistra foggiana. Nelle scorse ore si sono incontrati nella sede di via Crispi alcuni portavoce del M5S in presenza dell’assessora regionale al Welfare Rosa Barone (foto sopra) e una delegazione di Sinistra Italiana. Su richiesta di quest’ultima le due forze politiche hanno discusso le modalità da mettere in campo per promuovere attraverso la partecipazione popolare un progetto di cambiamento per la città di Foggia, affinché il Comune cominci a rispondere, anziché ad interessi affaristici personali, ai bisogni della popolazione, e specie della più bisognosa. L’idea è quella di attivare, come si è detto nel corso della riunione, “un percorso che dia garanzie per liberare la città dei comitati d’affari che emergono dalle intercettazioni delle varie indagini degli inquirenti”.
Le due forze politiche hanno concordato che il problema attuale di Foggia non sia il toto-candidata sindaca o candidato sindaco, ma la capacità di elaborare e attuare con onestà, serietà e competenza soluzioni ai principali problemi cittadini (ambiente-verde-rifiuti, casa-urbanistica, istruzione-cultura-degrado, servizi e politiche sociali).
Per il M5S incontrare Sinistra Italiana rappresenta sicuramente una scelta di posizionamento netta rispetto alla neutralità applicata nel 2019 in sede di ballottaggio tra Franco Landella e Pippo Cavaliere. La nascita di un polo di cittadini spostato a sinistra coi cinquestelle è una novità nel panorama foggiano se si considera che le liste civiche di sinistra del 2019, che contemplavano al loro interno anche Italia in Comune con la candidatura tra gli altri dell’ex consigliere Marcello Sciagura non hanno eletto nessun consigliere.
La discussione è aperta ed è subordinata alla data del voto. A norma di legge si voterà in autunno, con la proroga di altri 3 mesi dei lavori della commissione d’accesso per la verifica di infiltrazioni mafiose. Una eventualità considerata da molti una pura follia poiché i risultati della commissione potrebbero comportare lo scioglimento successivo del nuovo consiglio qualora persistano fatti e persone – cioè consiglieri – accertati all’esito delle verifiche amministrative.
Se Il Comune dovesse essere sciolto arriverebbe la commissione straordinaria da 12 mesi a 18 prorogabili fino a un massimo di 24 mesi, pertanto le attuali discussioni tra M5S e Sinistra Italiana sarebbero solo un avvio di un processo da perseguire dal basso. Del resto Sinistra Italiana con la manifestazione di qualche domenica fa ha già dimostrato di voler rendere visibile il malcontento di un pezzo di città, sganciato da questo o quel portatore di voto.
Secondo le ultime indiscrezioni il primo turno delle elezioni amministrative nei maggiori Comuni italiani, con Roma e Milano in testa, potrebbe essere indetto per decreto dal Governo Draghi il 19 settembre per poi andare al ballottaggio il 3 ottobre. Questo per non interferire troppo con la riapertura delle scuole che dovrebbero tornare finalmente in presenza. Con elezioni il 19 settembre, il 19 agosto dovrebbero essere presentate tutte le liste. In realtà la proroga della commissione al Comune di Foggia non impedisce ai commissari di pronunciarsi già nelle prossime settimane, rendendo vana, qualora il Comune fosse sciolto, l’iscrizione di Foggia nei Comuni al voto. (In alto, Rosa Barone del M5s e Mario Nobile di Si)