Appuntamento nel cuore del Parco Nazionale del Gargano con il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Per l’occasione l’ente ha organizzato un incontro nel territorio di Monte Sant’Angelo, nella sede del reparto Carabinieri Biodiversità di Foresta Umbra, nel contesto delle faggete vetuste, riconosciute nel 2017 patrimonio naturale dell’umanità dall’Unesco.
Gargano che Costa ha definito un esempio di Italia paese parco. “In quest’area – ha detto il ministro – convivono diversi habitat, numerose aree natura 2000, un sito UNESCO, oltre che tradizioni come quella della transumanza, che è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità. Da questo territorio passerà il Sentiero dei Parchi, grazie al Protocollo d’intesa che ha firmato con il CAI per diffondere la cultura dell’ambiente e della biodiversità, per la valorizzazione del patrimonio naturalistico delle aree protette nazionali. Un progetto per cui sono stati stanziati 35 milioni nella legge di bilancio: soldi da spendere nei prossimi anni per interventi di manutenzione e potenziamento delle reti sentirestiche.
“Come Ministero dell’Ambiente – ha detto Costa – ho voluto che si puntasse in maniera particolare sulla tutela della natura e sullo sviluppo ecosostenibile delle aree protette. Per questo abbiamo istituito le Zea, Zone economiche ambientali, alle quali andranno altri 40 milioni di euro per le imprese virtuose che operano all’interno dei Parchi. E altri 35 milioni saranno destinati alle aree protette per la realizzazione di muretti a secco, anche loro nella lista dei Patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco. E a tutto questo non dobbiamo dimenticare i 100 milioni di euro del programma Parchi per il clima che andranno alle aree protette per interventi di efficienza energetica, mobilità sostenibile e innovazione”.
Presente anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Noi abbiamo un’idea che coincide con quella del Governo – ha detto il governatore rivolgendosi a Costa -. Questo è un Governo che sento mio e con le forze che lo sostengono noi abbiamo affrontato un passaggio durissimo, sulla questione Ilva, che era quello di stabilire cosa fare e siamo arrivati a pensarla alla stessa maniera sul processo di decarbonizzazione. In 5 anni la Puglia è riuscita ad eliminare la quali totalità delle sue infrazioni europee per l’inquinamento del mare e a trasformarlo nel più pulito d’Italia. L’Italia può contare sulla Puglia. Sappiamo dove vogliamo andare, sappiamo che il nostro futuro è fatto di salute, ambiente, sviluppo economico, turismo, attrazione di investimenti sulle nuove tecnologie”.
“L’incontro di oggi con il ministro Costa – ha commentato a margine Emiliano – è stata un’occasione molto bella, perché rispecchia un’idea della legalità e del rispetto della bellezza, nella quale noi ci riconosciamo. Il ministro ha scelto di venire qui nel Gargano, uno dei posti più belli del mondo, anche perché questo è il sito Unesco della foresta delle Faggete. Questo territorio è quasi una ‘religione’ per chi pian piano lo conosce. Sul Gargano in questi cinque anni abbiamo realizzato interventi di grande rilievo e altri sono in corso, penso al completamento della pista dell’aeroporto di Foggia, che aprirà nuove prospettive per tutta quest’area”.