“Siamo dimissionari da una vita (da 3 anni, NdR), perché la proprietà non si è mai assunta le proprie responsabilità. Adesso dovrebbe intervenire la magistratura, per sollecitare i soci ad intervenire: devono assumersi le proprie responsabilità”. Lucio Fares ha seguito, insieme a Varraso, il caso dell’ex Hotel President di Foggia, prima di mollare “perché i proprietari – Loiodice e Ricciulli – non hanno fatto nulla per risolvere la situazione”. Le richieste fatte finora per l’eventuale vendita sarebbero sempre state “troppo alte”, a fronte di un plesso “che non vale molto”, dice il commercialista attualmente presidente del Foggia Calcio.
Il President per molto tempo è stato un punto di riferimento per la città. I ripetuti incendi degli anni scorsi (l’ultimo qualche giorno fa), hanno portato molti foggiani sui social a ricordare lo splendore che ha preceduto la decadenza, iniziata nel 2005, con la chiusura “per ristrutturazione e per l’adeguamento alle norme di sicurezza”. Ai 15 dipendenti allora in servizio, in quel periodo arrivarono però le lettere di licenziamento. Già allora, i sindacati (Filcams Cgil e Uiltucs Uil) denunciarono la “latitanza” dei proprietari: “Nel corso degli incontri sindacali – scrissero – si è resa latitante la Intur di cui sono soci fra gli altri gli imprenditori foggiani Loiodice e Ricciulli. La società ha dichiarato la propria indisponibilità ad incontrare le organizzazioni sindacali e i lavoratori. E’ risultata vana per questo la richiesta di ottenere un impegno formale da parte della proprietà a riassumere i lavoratori licenziati, al termine della ristrutturazione dell’albergo. Per l’ennesima volta le organizzazioni sindacali devono constatare a malincuore l’assoluto disinteresse da parte degli imprenditori del posto a tutelare l’occupazione locale”.
Da allora, nessuno è riuscito a trovare il bandolo della matassa, tra debiti bancari e pretese elevate per la cessione. In queste ore, sono in molti a chiedere l’abbattimento del rudere, divenuto un pericoloso e insano rifugio di fortuna in viale degli Aviatori. Sul terreno adiacente (tra la clinica San Francesco e l’Hotel President), il Gruppo Telesforo sta realizzando la nuova struttura sanitaria che completerà il progetto di realizzazione di un grande ospedale privato a Foggia. Ma proprio il titolare, Paolo Telesforo, ha lanciato l’allarme per i rischi per la salute pubblica e per i pazienti, raggiunti mercoledì scorso da una nube maleodorante scaturita dalla combustione di rifiuti all’interno del plesso. “Telesforo ha ragione – aggiunge Fares -, la proprietà non fa nulla e si disinteressa”. Nonostante le denunce formali effettuate in questi anni, nessuno è mai intervenuto per risolvere una delle situazioni di degrado della città. Con il rischio reale che lo scenario possa degenerarsi ulteriormente, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini. Qualcosa però si sta muovendo negli ultimi giorni. La prossima settimana, infatti, il tema sarà sul tavolo della Prefettura durante l’incontro con il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica.