“Per la seconda volta nel giro di sei mesi la struttura abbandonata dell’ex hotel President di Foggia ha preso fuoco intorno alle ore 18,30 di questa sera“. Così Paolo Telesforo, imprenditore della sanità privata e titolare della clinica San Francesco, adiacente all’albergo abbandonato di viale Aviatori, esordisce in una lettera rivolta a stampa e istituzioni.
“A dare l’allarme ai Vigili del Fuoco sono stato io stesso – scrive -, raggiunto da una nube di fumo nero fin dentro il mio studio situato nella palazzina uffici della Clinica San Francesco che confina con la struttura fatiscente. Il fumo ha raggiunto anche alcune stanze di degenza, fortunatamente senza arrecare danni alle persone”.
E continua: “C’è preoccupazione per l’eventuale presenza di homeless ed extracomunitari che abitualmente frequentano e vivono all’interno della struttura in condizioni disumane, senza acqua, senza riscaldamento e senza nessun rispetto di norme igieniche tra topi e scarafaggi. E questo, nonostante le nostre reiterate proteste, a pochi passi da una struttura sanitaria!
Da oltre tre anni lottiamo e denunciamo a tutte le istituzioni lo stato di abbandono e degrado in cui verte il President che, come è sotto gli occhi di tutti, giace completamente devastato e sventrato, sommerso da rifiuti maleodoranti (dai quali è scaturito l’incendio, ndr) senza che nessuno muova un passo per risolvere la questione”.
Telesforo ricorda che “più volte abbiamo chiesto alle autorità competenti, a partire degli esposti del 21 e 27 aprile 2016, che venissero presi provvedimenti di bonifica dello stabile e che, inoltre, venisse fatto un censimento delle persone che lo abitano e che, in più di una occasione, completamente ubriache, hanno sconfinato nella nostra proprietà creando allarme nel personale e nei pazienti, arrivando persino a minacciare un nostro dipendente con un coltello. L’ex hotel President è privo di una qualsiasi sorveglianza e chiunque può accedervi, anche ragazzini in cerca di avventure. Chiunque può inoltrarsi in quell’inferno a rischio di fare incontri pericolosi, di farsi male o contrarre pericolose infezioni”.
“Cogliamo ancora una volta l’occasione di richiamare l’attenzione del Sindaco, dell’Assessorato all’Ambiente, del Comando di polizia Municipale, dei NAS, della Procura della Repubblica, del Prefetto, del Questore, del Dipartimento di Prevenzione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL di Foggia, dei Vigili del Fuoco, e della Guardia di Finanza e della politica, sulla pericolosità di questa struttura, chiedendo che venga messa in sicurezza, bonificata e sanificata o altrimenti demolita onde evitare il propagarsi di malattie, infezioni, e che diventi, come già è, pericoloso covo di persone senza nome e identità dedite a prostituzione, spaccio e furti”, conclude l’imprenditore foggiano.