A Mattinata, comune sciolto per mafia a marzo scorso, continuano senza sosta le operazioni di contrasto al malaffare. L’ultima solo pochi giorni fa con la revoca di alcune concessioni al clan Silvestri (comparso spesso nella relazione antimafia del prefetto), per anni egemone sul porto cittadino. Dal giorno dello scioglimento ad oggi si stanno moltiplicando le interdittive antimafia e le retate da parte delle forze dell’ordine, come raccontato a più riprese da l’Immediato. Ma il lavoro del prefetto di Foggia, Massimo Mariani e degli inquirenti è tutt’altro che finito.
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Risulta ancora occupato e ad uso esclusivo dei Silvestri, il faro presente sul porto. Stesso discorso per il lido “San Felice” (nei pressi di Caratino) riconducibile a Matteo Silvestri, fratello del boss Leonardo, ed intestato al figlio Felice, quest’ultimo in passato alle prese con gravi guai giudiziari per occupazione abusiva. L’area, infatti, fu oggetto di sequestro in quanto il lido occupava interamente la spiaggia libera. In quell’occasione Silvestri fu deferito anche per furto di energia elettrica.
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Sono molte le istanze dei cittadini e soprattutto degli operatori turistici onesti che nutrono nella nuova gestione della Prefettura di Foggia e delle Forze di Polizia, un riscatto per una terra per troppi anni martoriata dalla criminalità organizzata e dai padrini politici che hanno, con violenza e corruzione, impedito che un territorio così incantevole, come quello del Gargano, potesse esprimere appieno le proprie libere potenzialità.
Dunque ancora molto resta da fare e la fiducia incomincia a nascere non più nelle solite associazioni ma in diversi, molti cittadini.