Focus di TV7, rotocalco del Tg1, sulla mafia foggiana. Ieri sera l’approfondimento dopo quanto accaduto negli ultimi mesi, soprattutto sul Gargano. Filmati e testimonianze su quella che è definita la “quarta mafia”. Forse meno “cinematografica” di altre – come ha detto l’ex questore, Piernicola Silvis nel corso della trasmissione – ma tra le più spietate. In esclusiva TV7 ha trasmesso il video dell’agguato mortale del 21 giugno scorso ad Apricena, dove un commando armato uccise Nicola “mezzo chilo” Ferrelli, 40 anni e suo zio, Antonio Petrella, 54 anni. Nelle immagini si notano tre killer scendere dal proprio veicolo per avvicinarsi al Fiat Doblò – con dentro le vittime – e fare fuoco. Pochi attimi per completare una mattanza. Seguiranno altre morti, come l’omicidio di Matteo Lombardozzi a San Severo il 15 luglio, l’uccisione di Omar Trotta il 27 luglio a Vieste davanti a numerosi turisti in un locale del centro storico e, infine, la strage del 9 agosto a San Marco in Lamis dove trovarono la morte il boss Mario Luciano Romito, suo cognato e due contadini innocenti.
Omicidi, stragi, ma anche lupare bianche. E qui le telecamere si spostano a Mattinata dove da oltre un anno non si hanno notizie del giovane Francesco Armiento.
“Dal primo giorno della scomparsa, non c’è stata alcuna speranza – ha detto la madre, Luisa Lapomarda -. Quello che è successo non è giusto. Ci hanno distrutto. Non hanno distrutto solo Francesco ma un’intera famiglia. Ora chiedo che le indagini possano continuare. Non siamo in una metropoli”.
Con lei, il suo avvocato, Pierpaolo Fischetti: “Il nostro territorio è sconcertante. In una popolazione di soli 7mila abitanti contiamo almeno un morto all’anno. Bisogna intervenire al più presto. Noi di certo non abbandoneremo mai nessun campo e nessuna scena, alla ricerca della verità”.
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