Grande entusiasmo, il 10 e 13 ottobre scorsi, nell’istituto penitenziario di Lucera, dove è scesa in campo la solidarietà, con la collaborazione dell’AIGA, l’associazione italiana dei giovani avvocati e dell’Acsi, l’associazione degli arbitri. L’iniziativa, realizzata a chiusura dell’attività ludico-ricreativa organizzata nei mesi estivi dall’avvocato Luigi Talienti, ha coinvolto nelle due giornate sia i detenuti delle sezioni comuni che i protetti, che sono risultati vincitori di entrambe le gare.
“Sono stati bei momenti – sottolinea Talienti – a dimostrazione di come lo sport possa diventare strumento trasversale, utile agli operatori nella strategia educativa della prevenzione e del recupero delle persone detenute”. Il progetto realizzato a Lucera, dopo la bella esperienza di Foggia, è stata ideato con l’obiettivo di favorire lo scambio e il confronto reciproco fra la realtà interna al carcere e quella esterna; permettere ai detenuti di avere contatti con la comunità ‘libera’; stimolare nuove e positive modalità di relazione tra di loro e con gli altri; sostenere i detenuti nel tentativo di recuperare il senso di stare insieme ad altri secondo regole condivise; garantire un’attività sportiva e formativa continuativa”.
“Questo torneo è stato guidato dalla passione e dalla voglia di dare un aiuto a chi, per mille ragioni, deve scontare una pena. Lo sport forma, aiuta e fa crescere, molto spesso può diventare anche uno strumento per cambiare. Ringrazio, per questo, la Direzione, l’Area Trattamentale e gli agenti della Polizia Penitenziaria del Carcere di Lucera. Ma anche l’AIGA e l’Acsi, che non fanno mai mancare il loro appoggio in questo tipo di iniziative”, conclude l’avvocato Talienti.