Arriva una secca smentita tecnica alle recenti critiche mosse dal comitato “Un baffo ferroviario” in merito alla presunta inadeguatezza della futura stazione dell’Alta Velocità di Foggia. A parlare è Vincenzo Cataneo, segretario regionale FAST-Confsal Puglia e Basilicata, che interviene a nome del sindacato per “ripristinare la veridicità progettuale e tecnica” dell’infrastruttura in fase di realizzazione.
Una vera stazione AV, non una semplice fermata
“Non si tratta di una fermata, ma di una vera e propria stazione Alta Velocità progettata da RFI e Italferr, società certificate a livello nazionale ed europeo”, chiarisce Cataneo. L’infrastruttura è pensata per garantire piena interoperabilità e ospitare: treni AV anche in doppia composizione; treni Intercity e Regionali; merci fino a 750 metri di lunghezza.
Le banchine previste nella prima fase dell’opera saranno lunghe 400 metri, una misura compatibile con la gestione modulare dei treni ad alta velocità, come già avviene in diverse stazioni italiane. Dunque, secondo il sindacato, la critica sui treni da 540 metri impossibilitati a fermarsi è tecnicamente infondata.
98 milioni per un’opera strategica
Il valore complessivo dell’opera è pari a 98 milioni di euro, di cui: 47 milioni già finanziati per la costruzione della stazione, con due banchine e struttura modulare; 51 milioni ancora da finanziare, destinati alla realizzazione del sottopasso e all’ampliamento dei binari nella seconda fase.
Una cifra rilevante per un’infrastruttura definita dal sindacato “strategica per il Mezzogiorno” e coerente con gli obiettivi del Regolamento UE 2024/1679, che punta a sviluppare uno Spazio Ferroviario Unico Europeo.
L’obiettivo: collegare la stazione AV al Gino Lisa
FAST-Confsal rilancia anche la proposta di collegare la nuova stazione AV all’aeroporto Gino Lisa, distante appena 3,5 chilometri. Un collegamento ferroviario che ricalcherebbe quanto si sta facendo a Salerno e in altre città italiane, rafforzando così l’accessibilità intermodale del territorio.
“È un’opera che potenzierà la mobilità della Capitanata e dell’intero Sud – sottolinea Cataneo –. Come sindacato, stiamo chiedendo il finanziamento della seconda fase e sollecitando le istituzioni perché sia realizzato anche il collegamento con l’aeroporto”.
Benefici economici, ambientali e occupazionali
La stazione AV, secondo FAST-Confsal, porterà benefici concreti in termini di economia, occupazione e sostenibilità ambientale. Un’infrastruttura che si inserisce pienamente nella visione europea di mobilità integrata e che rappresenta un tassello fondamentale per la rinascita infrastrutturale della Capitanata.
“Apprezziamo l’impegno dei comitati, ma serve maggiore precisione tecnica – conclude Cataneo –. Non possiamo permetterci di screditare un progetto strategico per il futuro del nostro territorio”.