(A cura di Luigi Filannino, Sociologo ANS-Associazione Nazionale Sociologi) Con lo splendido murale che vedete, intitolato “Calma” e realizzato dalla Street Artist spagnola Lily Brick, si conclude la lunga e imprevedibile stagione del Festival di Street Art “Stramurales 2024”. È un’opera d’arte che invita a riflettere e che in un certo qual modo potrebbe rappresentare davvero Stornara e i suoi abitanti. La ragazza dorme su un prato di campagna, riposa a contatto con la terra, inseguendo una “calma naturale” probabilmente lontano dallo stress provocato della vita frenetica attuale e dalle problematiche irrisolvibili che affliggono l’universo umano. Potrebbe far pensare per analogia alla stessa città di Stornara, la cosiddetta “Città dei Murales”, che va alla ricerca di pace, di quiete, di serenità, di una civile convivenza basata sul rispetto reciproco e sulla condivisione di identici valori.
Ma la cosa interessante non è solo il capolavoro artistico che Lily Brick ha regalato a questa comunità, ma anche le “parole” che ha speso per ringraziare l’associazione “Stornara Life” che le ha permesso di venire a concludere questo Festival unico e innovativo, in quanto ogni anno cresce sempre di più, diventando “Arte Pura” e “Puro Spettacolo” di levatura internazionale e mondiale. Vi riporto le sue parole molto significative e di una intensità emotiva fuori dal normale: “Sono felice di aver partecipato a questo Festival perché è umano ed empatico rispetto a tutto ciò di cui ha bisogno un artista urbano. Questo lavoro è molto difficile, duro, siamo sempre in movimento, ma è quello che abbiamo scelto e amiamo fare. Qui a Stornara ti trattano con rispetto, ti fanno sentire a casa, il nostro lavoro è valorizzato e noi abbiamo “libertà di creazione”. Per questo il risultato del nostro lavoro trasmette passione, sentimento in quelli che lo osservano. A stornara per me, per gli artisti, è come dipingere in paradiso. Voglio tornare.”
Come potete vedere, sono “parole” che lasciano senza fiato chi le ascolta e le sa ascoltare. Sono parole che fanno la “storia” di questo piccolo borgo antico che una volta sognava di diventare città d’arte ed ora invece, nonostante l’evidenza e le possibilità intrinseche offerte dall’opera visionaria ed instancabile di quei pochi “folli” di Stornara Life, preferisce regredire e tornare all’Inferno. Siamo al paradosso. Per gli artisti Stornara è un Paradiso di Arte e Cultura, una meta da raggiungere. Per tutti gli altri è solo un paese dissestato, povero di valori, senza futuro, dove ormai da tempo sono assenti proprio il rispetto e la civile convivenza. Si può tranquillamente dire che Stornara preferisce restare all’Inferno. Eppure tutti sanno e vedono e riescono pure ad ottenere vantaggi da quella rivoluzione incommensurabile che è stata e continua ad essere il Festival “Stramurales”. Solo in questo ultimo anno sono arrivati e continuano ad arrivare anche durante queste festività natalizie centinaia e centinaia di visitatori, di turisti, di camminatori della via Francigena, di studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Tutti corrono a Stornara perché vogliono emozionarsi di fronte ai capolavori regalati a questa comunità dai migliori artisti del mondo, che per uno strano ed incomprensibile destino, hanno deciso e voluto concentrarsi in questo piccolo borgo, ormai diventato a sua insaputa “ombelico del mondo”, a dispetto di tutto e di tutti coloro che pensano di fermare il progresso ed opporsi invano a questa rivoluzione. E così mentre lo Stramurales 2024 va in Paradiso, qualche altro continua a perseguire la sua ossessione di fermare il Festival e i suoi ideatori. Ma le idee non si possono fermare. E non si fermeranno. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutta la comunità della Città dei Murales.