Gentile direttore,
titolazione e ricostruzione dell’articolo “Liste d’attesa, arriva la beffa per la provincia di Foggia: Regione sposta 6 milioni di euro a Bari“, pubblicato oggi da “l’Immediato”, sono da rettificare nella forma e nella sostanza.
Anzitutto, è di tutta evidenza che si tratta di scelte maturate dall’Assessorato alla Sanità sulla base di accordi con le associazioni datoriali sottoscritti in anni precedenti, e additare il vicepresidente della Regione Puglia che coordinava la seduta di Giunta in sostituzione del presidente Michele Emiliano, appare come un’azione tendenziosa, cioè intenzionalmente puntata a sollecitare una reazione del massimo rappresentante politico della provincia di Foggia, e non a offrire un resoconto veritiero e completo della deliberazione approvata dalla Giunta regionale.
“Si tratta di scelte maturate dall’Assessorato alla Sanità sulla base di accordi con le associazioni datoriali sottoscritti in anni precedenti”
Sul piano sostanziale, inoltre, la vostra ricostruzione alimenta sospetti e interpretazioni su un tema delicatissimo e ad alto tasso di allarme sociale come quello delle liste di attesa, su cui tutti noi, a ogni livello, perdiamo il sonno per cercare di colmare la distanza tra una domanda sempre più grande e l’insufficienza delle risorse umane e finanziarie che colpisce il comparto sanitario in Italia e nelle regioni del Sud in particolare.
Per evitare questi due errori, vi sarebbe bastato interloquire con l’Ufficio Stampa della Giunta regionale, per assicurare un’informazione più completa e precisa.Come evincibile dagli atti approvati dalla Giunta regionale esistono sostanzialmente due fondi: comparto enti ecclesiastici e comparto case di cura private accreditate.
Nell’ambito degli Accordi con le organizzazioni datoriali di settore si è inteso redistribuire eventuali risorse non utilizzate da una struttura, nel caso di specie da Casa Sollievo della Sofferenza (sulla base della loro stessa dichiarazione), alle strutture sanitarie facenti parte dello stesso comparto degli ecclesiastici.
Quindi, non è stato arrecato alcun danno per la provincia di Foggia, se si considera, tra l’altro, che anche le case di cura private accreditate hanno beneficiato di un finanziamento aggiuntivo per l’abbattimento delle liste d’attesa. Ci lasci aggiungere alcune osservazioni conclusive più generali.
“Non è stato arrecato alcun danno per la provincia di Foggia”
La Regione Puglia da sempre riserva grande attenzione nei confronti di Foggia e provincia, anche attraverso il potenziamento delle strutture pubbliche insistenti nel territorio, con particolare riferimento al Policlinico “Riuniti” del capoluogo e agli ospedali afferenti all’ASL di Foggia.
Continueremo a mettere in campo tutti gli strumenti consentiti dalla legge per valorizzare anche le strutture private accreditate, come fatto finora, quali attori importanti e indispensabili del sistema sanitario pugliese.
*Rocco Palese, assessore alla Sanità
*Raffaele Piemontese, vicepresidente e assessore al Bilancio
Regione Puglia