La Guardia Costiera ha rafforzato il proprio impegno nel contrasto alle attività di pesca illegale, allo scopo di scongiurare tutti quei comportamenti illegali che compromettono il prodotto ittico, soprattutto “Made in Italy”.
L’operazione complessa “SpINNaker” (INN, acronimo di Pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamenta), in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino al mese di febbraio, vede in campo donne e uomini della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che in mare.
A livello locale, per quanto riguarda il territorio di giurisdizione del Circondario Marittimo di Vieste, che si estende per oltre 120 km di costa – dalla Baia di Vignanotica (limite Sud) alla Foce del torrente Saccione (limite Nord) – sono state portate a termine molteplici operazioni di polizia marittima a tutela della risorsa ittica che hanno visto coinvolti anche mezzi aerei appartenenti al 3° Nucleo Aereo di Pescara, mezzi nautici e pattuglie terrestri del Circondario Marittimo di Vieste.
L’attività posta in essere, dalle donne e dagli uomini degli Uffici marittimi di Vieste, Peschici, Rodi Garganico e Lesina ha riguardato tanto i centri di distribuzione di prodotti ittici presenti sul territorio quanto le condotte contra legem da parte delle unità da pesca con particolare riferimento a quelle impiegate nella pesca dei molluschi bivalvi. Sono stati effettuati 44 controlli sulla filiera della pesca ed elevati verbali amministrativi per oltre 6.000 euro con relativi sequestri di prodotto ittico per complessivi 400 chili.
Nello specifico, l’attività di maggior rilievo, posta in essere dai militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Rodi Garganico, è stata diretta al contrasto della pesca delle vongole “sottocosta”, con la sanzione di due pescherecci e relativi sequestri del pescato e degli attrezzi (400 chili di vongole e 2 draghe idrauliche). L’attività di controllo – per la salvaguardia della salute della collettività e della legalità – continuerà anche nei prossimi giorni in vista delle festività di fine anno al fine di tutelare il consumatore finale che, maggiormente in questo periodo, orienta il suo acquisto verso i prodotti ittici.