Ancora dati preoccupanti per la dispersione scolastica in provincia di Foggia, ma tanta voglia di affrontarla e combatterla. Se ne è discusso nel corso di un forum tenutosi nel capoluogo dauno e organizzato per illustrare il progetto Oltre i Confini, un modello di scuola aperta al territorio. Una conferenza provinciale sulla dispersione per cercare di trovare le giuste soluzioni per abbatterla. A promuovere l’iniziativa sono stati la Rete di Foggia e il Cidi di Milano, capofila del progetto. La Rete di Foggia è composta da 4 scuole: 2 istituti comprensivi (Parisi De Sanctis, Palmieri – San Giovanni Bosco di San Severo), 2 istituti di secondaria superiore (Einaudi-Grieco, Pavoncelli di Cerignola), un’associazione professionale (il Cidi di Foggia).
“L’obiettivo – ha spiegato Walter Moro, direttore del progetto – è quello di costruire una rete di presidi educativi finalizzati a prevenire e contrastare la dispersione scolastica. Come? Creando uno spazio polifunzionale visto come laboratorio per promuovere attività formative per studenti svantaggiati in un ambiente di apprendimento stimolante adatto a favorire la ri-motivazione, e poi un centro di iniziativa, un luogo di aggregazione tra scuola e servizi del territorio, gestito dalle scuole in collaborazione con gli enti del terzo settore”.
Il progetto ha erogato alle scuole della Rete di Foggia complessivamente 128mila euro di cui 46mila investiti per trasformare 4 aule tradizionali in nuovi ambienti di apprendimento. 81mila euro, invece, sono stati stanziati per realizzare attività e corsi di recupero rivolti a minori residenti in area a forte dispersione scolastica. “Bisogna aprire la scuola al territorio – ha aggiunto Moro – e la Rete di Foggia ci sta dando ottimi frutti”.