Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Disposizioni in materia di tutela delle persone con sindrome di Down in ospedale e totale abbattimento delle liste d’attesa”, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Antonio Gabellone (FdI).
Il provvedimento legislativo approvato ha l’obiettivo di essere il primo passo per la realizzazione all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie di percorsi diagnostici-terapeutici a misura di persona con disabilità, ma con priorità assoluta e con un totale abbattimento delle liste d’attesa. Implementa il Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA) per raggiungere il totale abbattimento delle stesse in favore dei soggetti affetti dalla sindrome di Down.
Favorisce e sostiene programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle esigenze delle persone affette dalla sindrome di Down.
Per le finalità che si prefigge, i soggetti affetti dalla sindrome di Down, sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale che per le prestazioni di ricovero, hanno priorità assoluta rispetto alle classi già disciplinate nel Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA). Su proposta dell’assessore alla sanità Rocco Palese sono stati approvati degli emendamenti che costituiscono articoli aggiuntivi al testo. In particolare, con un emendamento viene integrata la legge regionale in materia di rilascio dell’autorizzazione di strutture sanitarie e socio-sanitaria, concedendo una proroga di un anno per l’ottenimento dei pareri di compatibilità regionale.
Con un altro emendamento vengono rideterminati i fabbisogni sanitari. Nello specifico si prevede l’implementazione delle strutture sanitarie: una struttura ogni 40 mila abitanti per la branca di oculistica, una struttura ogni 50 mila abitanti che eroga prestazioni per una o più branche di Area chirurgica, una struttura ogni 80 mila abitanti che eroga prestazioni per una o più branche di Area medica. Inoltre è data la possibilità di una PET da attribuire/installare presso strutture sanitarie private per ciascun ambito territoriale pari o superiore a 300 mila abitanti purchè in possesso dell’autorizzazione all’esercizio delle attività di Medicina nucleare.
Al fine di potenziare la Rete di assistenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria per i disturbi delle spettro autistico è prevista la realizzazione di sei Centri sanitari di eccellenza sul territorio regionale, uno per ogni Azienda sanitaria locale, che preveda al suo interno la presenza di setting assistenziali disciplinati dal Regolamento regionale, per la presa in carico dei soggetti in età evolutiva e in età adulta. I Centri di eccellenza sono realizzati in co-programmazione con le ASL, i Comuni e la Regione anche mediante il coinvolgimento dell’Università ed altri Enti. Sono privilegiate le progettualità presentate da enti del terzo settore con cui attivare il partenariato mediante accreditamento dei Centri di eccellenza.