Sul Gargano torna il “Carpino in Folk”, tema di quest’anno è “Restare” e si arricchisce di tre anteprime. Il 30 luglio – Fermata Folk – alla Stazione Ferroviaria di Rodi Garganico, in collaborazione con Ferrovie del Gargano ci saranno i Musici e Cantatori di Carpino con il concerto “Musiche e tradizioni del sud Italia” accompagnati dalla degustazione di prodotti tipici con le aziende agricole di Carpino. L’idea è quella di utilizzare il servizio delle Ferrovie del Gargano per raggiungere i territori, colmi di tradizioni, di musica popolare e delle sue contaminazioni. Un viaggio che segna l’arrivo, poggiare le valigie e godersi lo spettacolo che la nostra terra offre.
Il 31 luglio a Carpino, paese del Festival, al Parco “Robert Baden Powell” – zona 167, il concerto di Rosa Paeda con Mimmo Superbass. Mentre l’1 agosto a Peschici, la perla del Gargano, in collaborazione con il Comune di Peschici, ci sarà il concerto dei Tarant Folk, gruppo musicale di giovani carpinesi e a seguire l’esibizione dei Sud Folk di Monte Sant’Angelo.
Il “Restare” come “forma inerziale di nostalgia regressiva – riporta una nota del Carpino in Folk -, non è un invito all’immobilismo, ma è solo il tentativo di problematizzare e storicizzare le immagini-pensiero del rimanere come nucleo fondativo di nuovi progetti, di nuove aspirazioni, di nuove rivendicazioni. Un Festival che in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, difende con tenacia la sua esistenza e la sua identità, quindi ancora di più un Festival, un Restare per difendere le radici e l’identità di un popolo legato alla sua tradizione musicale, il Popolo Garganico”.
“Abbiamo cercato anche quest’anno di presentare un cartellone di elevata qualità artistica, ringraziando ancora tutti gli artisti, al loro mettersi in gioco e soprattutto al loro entusiasmo ed alla loro innata bravura, alla loro voglia di ‘aiutare’ e di ‘arricchire’ ulteriormente un Festival, (unico nel suo genere) un ‘piccolo-grande’ Festival, che ha basato da sempre la sua identità e la sua autorevolezza, nella ‘testa’, nel ‘cervello’ e nelle ‘idee’, nel continuamente inventarsi e reinventarsi. Un Festival, che si svolgerà con lo stesso impegno e soprattutto con la stessa qualità che ha sempre distinto questo tenace ed indistruttibile evento che nasce dalla ‘capa tosta’ elemento distintivo degli abitanti delle Terre Garganiche. Le sfide future saranno quelle di coinvolgere i territori del Gargano attraverso un processo di connessione tra gli intenti che solo l’arte può dare, la capacità di far dialogare la tradizione e l’innovazione, attraverso un modello di sviluppo creativo mettendo in primo piano il ricco patrimonio culturale”.