Dopo il sopralluogo della Polizia Locale nella villa del sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, per verificare eventuali abusi, insorge la consigliera comunale di opposizione Maria Teresa Valente che ha presentato una interrogazione allo stesso sindaco. “A sentire il sindaco Rotice sembra che stia facendo dal suo primo giorno di insediamento una grande lotta all’abusivismo, ma nella realtà fino ad oggi nessun riscontro, tant’è che è coinvolto in prima persona. La cosa grave è che lui ne era a conoscenza, basti pensare che lui stesso aveva presentato richiesta di legittimazione, rimasta in sospeso da cinque anni, probabilmente per l’esistenza di questi manufatti abusivi. E allora mi chiedo, perchè quando si è candidato e quando è stato eletto sindaco non si è mai posto il problema di come risolvere la questione. Per una situazione simile l’assessora Trigiani si è dimessa perchè la legge è uguale per tutti. Invece per il nostro sindaco la legge è uguale per tutti… gli altri”.
Per la consigliera Valente “il sindaco si sente al disopra delle leggi, tant’è che minimizza le problematiche che lo coinvolgono. Mi auguro che venga in consiglio comunale a rispondere alla mia interrogazione. Mi deve spiegare come ci si comporta da controllore e da controllato. Aspettiamo di conoscere la relazione tecnica della Polizia Locale dopo le verifiche di oggi, ma credo sia opportuno che della questione se ne occupino anche altri organi di polizia”.
Infine, Valente spegne ogni polemica sulla nomina del nuovo assessore ai Lavori Pubblici, Michele Di Tullo, secondo alcuni vicino all’ex sindaco Riccardi. “A chi crede questo, risponderò direttamente nei prossimi consigli comunali. Non faccio sconti a nessuno”.