“C’è sempre più bisogno di un’informazione seria, attenta e puntuale perché abbiamo bisogno di conoscere. La conoscenza è fondamentale perché fa scattare un altro meccanismo, la consapevolezza. Dalla conoscenza prendo consapevolezza che ci sono problemi reali. La consapevolezza chiede un’altra cosa, che ci assumiamo la nostra parte di responsabilità”. Lo ha detto don Luigi Ciotti durante un incontro antimafia organizzato a Orta Nova. Titolo dell’evento “La mafia esiste”. Tra gli ospiti, oltre al leader dell’associazione “Libera”, c’erano Ludovico Vaccaro (procuratore capo della Repubblica di Foggia), Ferdinando Rossi (questore di Foggia), Maurizio Valiante (prefetto di Foggia), Fabio Ciollaro (vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano) e Daniela Marcone (membro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Libera).
“Qui la mafia c’è ed è dimostrata dai fatti che sono emersi ma anche da quelli rimasti sottotraccia – ha detto ancora Ciotti -. Io credo che ci voglia uno scatto da parte di tutti. L’antimafia è soprattutto coscienza e responsabilità, non una parola da usare in base ai momenti e alle circostanze. Il cambiamento che desideriamo ha bisogno di questo ‘noi’. Dobbiamo sottolineare la sacralità delle istituzioni e la stragrande maggioranza di questo paese rende onore a questa sacralità. Ma ci sono anche persone non degne di rappresentare la sacralità delle istituzioni. Noi dobbiamo collaborare con le istituzioni sane e dobbiamo avere il dovere di essere una spina nel fianco se non fanno quello che dovrebbero fare”.
Secondo don Ciotti “una malattia terribile” è rappresentata dai “neutrali, quelli che non si sa bene da che parte stanno ma che certamente non contribuiscono a dare una svolta. A fare la differenza è l’indifferenza. Il crimine organizzato mafioso è stato normalizzato. L’omertà uccide la speranza e la verità”, ha concluso il leader di “Libera”.
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