Si è svolta nel chiostro della caserma dell’Arma dei Carabinieri di Lucera la seconda edizione del “concerto per la pace”.
Lo storico edificio del XIV secolo di via San Domenico che, dal 1908, ospita i militari, si è riempito delle melodie musicali magistralmente eseguite dalla Melos Orchestra diretta dal maestro Francesco Finizio in occasione della Festa della Liberazione.
Dopo una breve introduzione del “padrone di casa”, il maggiore Marco Vivaldi, soffermatosi sul valore, non divisivo ma da condividere, della Resistenza, i cui principi sono stati ispirazione e fondamento della carta costituzionale, è toccato ai musicisti del noto complesso musicale lucerino allietare, con la musica, la serata.
Nonostante le condizioni climatiche non particolarmente favorevoli, il pubblico presente si è lasciato trasportare dalle note dell’inno di Mameli e dagli altri 9 brani che hanno visto alternarsi le voci dell’ottima Alessia Carelli, del soprano Tina De Luca e del baritono e maresciallo dei carabinieri Antonio Pistillo.
La serata è stata arricchita dalla presentazione della “fioriera della legalità”, installazione grafica con cui gli alunni della classe 5^ A “Grafica e comunicazione” dell’ITET Vittorio Emanuele III di Lucera hanno dato nuova luce alla fioriera collocata al centro del chiostro della caserma.
Attraverso quattro pannelli in forex, utilizzando lo stile grafico del flat design, i ragazzi, suddivisi in tre gruppi di lavoro, hanno realizzato una vera e propria opera d’arte in cui ciascun pannello, seguendo una differente colorazione che richiama tre diversi fiori (calendula, ortensia ed elleoboro), tende a sensibilizzare la coscienza dell’osservatore su tematiche che spaziano dai diritti civili e giustizia penale, alla sicurezza pubblica e leggi ambientali, dalla tutela dei minori alla lotta alla corruzione.
Il lavoro è stato presentato dagli stessi alunni con l’ausilio della loro preside, Laura Flagella ed è stato scoperto dai ragazzi insieme al sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, il quale ha tenuto a ribadire anch’egli l’importanza della condivisione da parte dei giovani dei principi democratici che hanno animato la Resistenza.
C’è stato spazio anche per la testimonianza di due alunne dell’I.C. Manzoni-Radice che hanno letto il commovente ricordo di Umberto e Bruno Bucci, fratelli lucerini, martiri tra i 335 civili e militari dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.