“Jessica mi voleva difendere. Si è messa davanti a me e così mio marito l’ha colpita per le cose che lei ha detto”, queste le parole riferite a La Stampa da Tefta Malaj, moglie di Taulant, l’uomo che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha ucciso la figlia Jessica, 16 anni e il presunto amante della coniuge, il 51enne Massimo De Santis.
“Jessica mi ha difesa – ha ricordato Tefta -. Mio marito mi insultava con parolacce e lei diceva che le sue accuse erano false”. Presto la donna potrebbe riabbracciare il figlio di 5 anni Leonardo. È stata lei stessa ad esprimere questo desiderio e il Policlinico Riuniti di Foggia si starebbe adoperando per accontentarla. “Per fortuna non lo ha colpito – ha detto ancora la donna a La Stampa parlando del piccolo -. Per fortuna almeno lui è vivo: lo vorrei tanto vedere”.
Tefta ha una ferita ad un polmone ma dall’ospedale sono fiduciosi, le condizioni generali sono buone. “Sono viva solo perché mio marito mi credeva morta, quando è uscito di casa ho telefonato al 118”. Negli ultimi tempi le liti si erano fatte più insistenti, anche se non c’erano avvisaglie del tragico gesto. “In passato urlava e minacciava ma non l’ho mai denunciato”, ha concluso la donna.
Tra oggi e domani sono previsti l’udienza di convalida del fermo del 45enne panettiere albanese e l’autopsia sui corpi delle due vittime. Il bambino di 5 anni è al sicuro dagli zii: “È sereno – ha riferito la zia -. Gli abbiamo regalato dei giocattoli per farlo distrarre. Chiede spesso della sorella e della mamma”.
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