“Riù il gorilla triste è molto anziano, non deve morire in uno zoo e non vogliamo altri gorilla rinchiusi in Italia”. Meta Parma chiede l’intervento della Regione Puglia per dire basta agli animali rinchiusi negli zoo, e in particolare ai grandi primati utilizzati come attrazione.
Salviamo Riù il gorilla triste, è questo il titolo della petizione che ha raccolto oltre 215.000 firme chiedendo la liberazione del grande primate. Per Riù il progetto di liberazione chiede di restituire una vita dignitosa all’anziano gorilla, catturato da cucciolo e rinchiuso da tutta la sua vita. “Non possiamo liberarlo in natura e ovviamente non abbiamo mai chiesto questo”, dice la referente dell’associazione Meta Parma, “Abbiamo lanciato la petizione per riscattare la dignità di Riù e cerchiamo per lui un rifugio sicuro, un’area protetta dove possa vivere dignitosamente e non essere più utilizzato come attrazione. Al momento non è stato ancora trovato il luogo, più che altro perchè nessuno conta sulla disponibilità dello zoo a lasciar andare Riù, che è il più grande scoglio da superare. Lo zoo pugliese infatti non vuole in nessun caso liberare Riù, non hanno dato disponibilità in questo senso, addirittura vorrebbero rinchiudere nella struttura anche un nuovo gorilla. Abbiamo consegnato alla Regione Puglia oltre 200.000 firme chiedendo l’intervento del Presidente Michele Emiliano per Riù e per evitare l’arrivo di un altro gorilla. La petizione chiede la liberazione di Riù, non la reclusione di un altro gorilla!”
Questo il testo della pec inviata alla Regione Puglia, con allegate le 215.000 sottoscrizioni.
Al Presidente della Regione Puglia e all’attenzione del Consiglio Regionale e Giunta Regionale.
Egregio Signor Presidente,
scrivo per chiedere il Suo intervento per la questione dell’anziano gorilla Riù rinchiuso in uno zoo pugliese, e in allegato consegno le oltre 200.000 firme dei cittadini che hanno firmato per chiederne la liberazione. Riù è chiamato “il gorilla triste” per la sua condizione di reclusione, non tanto per la solitudine in cui vive da circa quindici anni. Riù infatti è rinchiuso da tutta la sua vita, da quasi cinquant’anni, e non ha mai del tutto accettato di dover rinunciare alla sua libertà per essere utilizzato come attrazione. Riù è stato catturato nel lontano 1975 in Africa, portato via dalla sua terra, lontano dalla sua mamma e dalla sua famiglia. Era un cucciolo quando è stato rapito, aveva una mamma che amava e non ha più rivisto, probabilmente è stata anche uccisa per riuscire a portarlo via da lei. Riù era piccolo, aveva soltanto un anno, è stato incatenato, imprigionato, piangeva disperato e urlava spaventato durante la cattura, ma non hanno avuto pietà. Era un cucciolo di primate, era un bambino, hanno ucciso la mamma davanti ai suoi occhi e lo hanno tolto all’Africa per portarlo in Italia, come un prigioniero, come uno schiavo. Riù è rinchiuso nello zoo Safari di Fasano, in un recinto di vetro. Riù ha visto la vita passargli davanti attraverso quei vetri, e poi andare via, mentre lui è sempre lì rinchiuso. Sente le risate, le provocazioni dei visitatori, “forza Riù batti i pugni”… risate… ci sono vari video che mostrano la sua situazione.
Dicono che la sua non è una gabbia perchè i muri non sono di cemento ma di vetro, trasparenti, così che non vengano visti. Dicono che ora arriverà anche una compagna per il vecchio Riù, cioè una nuova gorilla da rinchiudere nel recinto. Riù è molto anziano, ha circa 49 anni e i gorilla in cattività vivono circa 50 anni, era l’ultimo gorilla rinchiuso in uno zoo italiano, chiediamo il suo intervento per evitare che quello che è successo a Riù si ripeta. La petizione che è stata firmata e che oggi consegno, ha chiesto la liberazione di un gorilla, non la reclusione di un altro gorilla. Non vogliamo altri gorilla rinchiusi in Italia, chiediamo che la Regione Puglia eviti di far arrivare un altro grande primate nello zoo pugliese, tanto più che Riù vive rinchiuso da tantissimi anni ed è molto anziano. Quello che chiediamo invece per Riù è il suo riscatto di individuo libero, non in natura ovviamente perchè ciò non è possibile, ma in qualsiasi altro luogo compatibile con il suo benessere e la sua dignità, cioè un rifugio, santuario o area protetta. Quello che vogliamo per Riù è che non venga più utilizzato come attrazione in uno zoo, almeno nei suoi ultimi giorni di vita. Riù è un gorilla, non una star da mettere in vetrina.
Confidiamo nell’intervento della Regione Puglia per aiutare Riù e soprattutto per evitare che nello zoo pugliese venga rinchiuso un nuovo gorilla. A nessuna creatura dovrebbe essere tolta ingiustamente la sua vita o libertà, e ricordiamo che nello zoo pugliese sono rinchiusi circa 3.000 animali, tra cui addirittura due orsi polari. La libertà è un diritto di tutti, e noi oggi chiediamo che Riù possa riscattare la sua.
In fede, Ruggiero Katia, referente associazione Meta Parma.