Il caso di Marco Ferrazzano su “Storie Italiane”, trasmissione di Rai 1 condotta da Eleonora Daniele. In collegamento il signor Tiziano, padre di Marco, giovane foggiano che si lanciò sotto un treno per mettere fine agli atti di bullismo nei suoi confronti, vicenda per la quale ci sono cinque imputati. Visibilmente provato, l’uomo ha voluto rivolgere un appello: “I genitori salvaguardino i propri figli, soprattutto quelli più fragili. Non dovete chiudervi ma denunciare”.
La conduttrice ha parlato di “un dolore troppo grande da elaborare”. Don Gaetano Saracino, originario di Monte Sant’Angelo e volto noto in Rai: “Una storia di violenza che deve interessare tutta la società civile. Nessuno se ne accorge finché non si arriva ad un finale del genere”. Il legale del padre di Marco ha spiegato che il giovane “era indifeso in mezzo a dei leoni. Ora merita giustizia”.
Molto determinata la sorella Miriam che ai microfoni Rai ha promesso battaglia: “Andremo avanti all’infinito. Siamo assetati di verità. Parlate con chi vi può aiutare”, ha detto rivolgendosi alle vittime di bullismo.
“Marco non era l’unica vittima – ha dichiarato Pio Giorgio Di Leo, avvocato della madre di Ferrazzano -. Altri due ragazzi hanno raccontato le violenze grazie all’aiuto degli psicologi della Questura. Anche loro erano vittime di bullismo e cyberbullismo. Forse Marco era il più fragile. Probabilmente c’era qualcosa che era stato filmato negli ultimi giorni che ha gettato Marco nello sconforto totale.
Durante la trasmissione sono emersi anche i numeri choc del bullismo: “Ogni anno 190 persone si tolgono la vita per vicende simili a quella di Ferrazzano. Numeri inquietanti soprattutto nella fascia 15-29 anni. Bisogna evitare l’isolamento e capire e comprendere che ragazzi che mettono in atto queste dinamiche non possono non sapere di mettere a rischio persone con una certa fragilità”.