“Scendo da Monte Sant’Angelo in auto ammirando il panorama verso Manfredonia. La nebbia si appoggia sul molo del porto industriale dividendolo in due. Da una parte l’azzurro del mare Adriatico, dall’altra un mare di nebbia. Cerco uno spazio per fermarmi, in alcuni tornanti lo scenario è stupendo ma non c’è spazio per un parcheggio.
Scendo un paio di chilometri e finalmente vedo una piazzola di sosta sulla destra. Tra i pini marittimi del Gargano si apre una finestra che mostra proprio il pontile del molo. Scatto qualche foto poi un odore nauseabondo mi prende lo stomaco, abbasso lo sguardo e sotto di me centinaia di sacchi di pattume invadono il pendio fin dove l’occhio può arrivare a vedere”. Lo scrive un lettore alla nostra testata segnalando una discarica abusiva tra Manfredonia e Monte Sant’Angelo.
“Il contrasto con lo splendore del panorama è nauseante quanto l’odore che emana questa discarica abusiva. Riprendiamo il cammino per tornare a casa fermandoci un’altra volta per scattare qualche altra foto. Alla sera, grazie anche ad alcune associazioni tra cui la Cicloamici Fiab di Mesagne, mando una segnalazione al tecnico Forestale del Comune di Monte Sant’Angelo. La pronta risposta al mattino dell’ufficio tecnico forestale purtroppo conferma quanto già pensavo. La situazione è a conoscenza del Comune e già qualche anno fa la discarica abusiva era stata ripulita, ma in poco, purtroppo, anche ripristinata. Così il Comune ha segnalato la situazione alla proprietà della strada, la Provincia di Foggia che, chissà quando, ripulirà il luogo e installerà alte reti metalliche per evitare che vengano buttati ancora rifiuti”.
Si chiede: “Perché? Perché è la solita domanda senza risposta che spazia in diversi contesti. Perché buttare rifiuti fuori dalle discariche, lontano dai bidoni, in luoghi belli rendendoli orrendi? Perché tanta ignoranza? Perché abbiamo bisogno di reti per impedirci di buttarli? Perché poi li butteremo ancora appena le reti non ci saranno? Figli di una terra che non ci merita.
Questa terra meravigliosa, questa terra che ci dà tutto, che ci dà troppo, merita molto di più, merita di stare da sola, merita di stare senza l’uomo e la sua ignoranza, mentre noi non meritiamo niente. Meritiamo di andare a vivere sulla luna nel suo grigio, nel suo nero, a mangiare carne sintetica, farina di grillo e pillole di soia che sanno di salsiccia”.