È stata pubblicata l’analisi delle performance della tecnostruttura del Comune di Foggia, ente sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata ad agosto 2021.
Per assegnare i punteggi calibrati sui vari parametri del raggiungimento degli obiettivi sono state individuate 24 strutture comunali cui sono stati assegnati 126 obiettivi cui si aggiungono gli obiettivi inerenti le misure di prevenzione della corruzione e del Segretario Generale, in numero totale di 137. Le strutture individuate sono state affidate alla direzione di 6 dirigenti responsabili, e al segretario generale.
Negativa la performance di chi si occupa di verde pubblico (56 punti) così come del servizio Avvocatura (80 punti). Su 200 pratiche stragiudiziali aperte, nel 2021 sono state definite, evitando di sfociare in contenzioso, solo 12 pratiche pari, in termini percentuali, ad appena il 6%. Duro il giudizio sul verde: “Non risulta raggiunto l’obiettivo, tenuto conto che per buona parte del 2021 le attività in carico agli uffici non erano impedite da provvedimenti legati allo stato di emergenza sanitaria”, si legge nel piano.
Stenta l’ex dirigente ai Servizi Sociali (68 punti), la dottoressa Salvemini, che – va detto – paga la totale assenza di assistenti sociali in città. Per lei punteggio basso anche nell’ambito dell’istruzione, per quella struttura solo 36 punti.
Buoni i dati relativi a Carlo Dicesare, “super dirigente” con deleghe al Servizio Finanziario e Bilancio, alla Cultura e al Servizio Fiscalità e Tributi. Dicesare porta a casa il punteggio massimo nel settore Bilancio, 94 alla Cultura ma solo 78 ai Tributi.
È pari al 94% il livello di riscossione dell’Imu mentre c’è un incremento di oltre l’8% per la riscossione della Tari. I cittadini pagano nonostante il cattivo servizio di Amiu Puglia.
Piuttosto positivo anche il giudizio performativo dell’ex segretario generale Gianluigi Caso, per lui 100 ad ogni obiettivo, tranne nel caso dell’Avvocatura.
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