Il portavoce del sindaco di Manfredonia nel mirino dell’opposizione. Malumori e imbarazzi per i post – carichi di acredine – pubblicati sulla pagina Facebook del primo cittadino di Forza Italia Gianni Rotice a cura dell’addetto stampa Matteo Palumbo. Sempre a mezzo social è intervenuto sulla questione il consigliere di minoranza Francesco Schiavone: “Mi piace ricordarlo all’addetto stampa del Comune di Manfredonia che gestisce la pagina facebook di Gianni Rotice sindaco di Manfredonia, il quale continua imperterrito nella sua folle opera di distruzione dei rapporti tra la maggioranza e l’opposizione. Un modo di fare pericoloso, che sposa la strategia del ‘dividi et impera’ finalizzata a dividere e a creare dissapori tra le parti in modo che queste ultime non trovino mai la possibilità di unirsi per il bene della città. Va così, va così fin dall’inizio. E non è il solo ad attuare questa strategia nei corridoi di Palazzo San Domenico”.
Poi aggiunge: “Mentre il sindaco fa di tutto per riannodare un minimo di rapporti istituzionali con le forze di opposizione, prestando l’orecchio e aprendo le porte del suo ufficio con la consapevolezza che la città può avvantaggiarsene, alcuni tra i suoi stretti collaboratori si divertono ad allontanare le parti, pur consapevoli del danno che stanno infliggendo alla città. Questi collaboratori, che in un primo momento operavano gratuitamente per il Comune di Manfredonia, adesso pare che siano stati addirittura assoldati per svolgere questo ruolo appesantendo i costi dello staff del sindaco. Professionisti che si nutrono di odio e che hanno assunto le sembianze di una bomba ad orologeria, infatti ogni volta che si tenta faticosamente di costruire un dialogo tra le opposizioni e il sindaco, ‘𝐁𝐚𝐧𝐠’ esplode questa bomba”.
Schiavone tira fuori i casi più emblematici: “Come spesso accade la bomba colpisce la collega di opposizione Maria Teresa Valente rea, secondo il pensiero dell’addetto stampa, di aver chiesto lumi agli uffici comunali sul primo monitoraggio del piano di rientro pluriennale da parte della Corte dei Conti e di aver comunicato alla città le dimissioni di Raphael Rossi – amministratore unico dell’Ase (la più grande partecipata del nostro comune) – trasmesse via pec agli uffici comunali in data 27 settembre scorso e di cui la città era completamente all’oscuro. I cittadini hanno il diritto di conoscere cosa accade nell’amministrazione comunale. Maria Teresa Valente non ha mai offeso nessuno, ha sempre svolto il suo ruolo con compostezza e con l’eleganza che la contraddistingue. È una donna preparata sotto il profilo politico ed ha una bella visione di città che è riscontrabile nei suoi interventi in consiglio comunale. Aggiungo che nessun consigliere di opposizione ha mai detto o pensato che il sindaco approfitta del suo ruolo per arricchirsi personalmente, l’addetto stampa eviti di mistificare la realtà e di scrivere cose che non rispondono alla verità perché così facendo semina solo zizzania. E si sa, chi semina zizzania, raccoglierà zizzania. A questi odiatori seriali va ricordato che il ruolo dei consiglieri di opposizione non può essere demonizzato in questo modo, le opposizioni vanno rispettate perché hanno un ruolo ispettivo e di controllo sull’operato dell’amministrazione comunale che, pungolata al punto giusto, potrebbe evitare errori ed orrori”.
𝐈𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨
Schiavone è un fiume in piena e nel suo lungo post evidenzia i collegamenti tra Rotice e la vecchia amministrazione. Il pretesto è sempre un post dell’addetto stampa che sulla pagina del sindaco scrive: “Il passato, per fortuna di Manfredonia e dei suoi cittadini, non tornerà più”. “Benissimo, allora parliamo del passato. Ma soprattutto raccontiamo ai cittadini quanto ‘passato’ ci sia nell’attuale amministrazione comunale. Sarebbe bello che fosse lo stesso sindaco a spiegare al suo collaboratore quanto lui stesso sia stato parte integrante del recente passato economico-politico di questa città e quali sono gli incarichi ottenuti dalla passata amministrazione”.
Poi spiega: “L’addetto stampa soffre di memoria corta evidentemente oppure non conosce la storia di questa città se non ricorda che 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐓𝐫𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐢 è stata consigliera comunale del Pd nella passata amministrazione; 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐥𝐮𝐦𝐛𝐨 è stato consigliere comunale per nove anni del Pd e strenuo sostenitore della passata amministrazione; 𝐀𝐝𝐫𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐛𝐨𝐧𝐞 fu nominato A.U. dell’ASE dalla passata amministrazione; 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐏𝐞𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 fu nominata presidente dell’Asp Smar Anna Rizzi dal sindaco della passata amministrazione; 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐨 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐞𝐦𝐢𝐧𝐢 fu in maggioranza per lungo tempo come consigliere comunale della passata amministrazione; 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐒𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨 era membro del direttivo del Pd locale e con il suo voto in direzione risulto determinante per le primarie del 2014, che videro poi vincitore Angelo Riccardi come sindaco. Ho menzionato persone di cui sono amico, che stimo e ai quali riconosco anche la legittimità di poter cambiare idea, ma il passato non si può cancellare. Chiedo a loro di richiamare all’ordine l’addetto stampa per porre fine a questa inutile guerra. C’è un elemento di novità che vorrei aggiungere.
Lo smemorato addetto stampa del sindaco Rotice finge di dimenticare il passato, ma la cosa più strana è che proprio lui che denigra il ‘Passato Politico’ di questa città ne faceva parte integrante, avendo avuto avuto un lungo rapporto di collaborazione professionale con tutte le società partecipate del comune. Ha iniziato lavorando per conto dell’Ase, poi per l’agenzia del turismo (ente a supporto della passata amministrazione per l’organizzazione dei grandi eventi) ed infine con il Gal DaunOfantino. Non trovate che sia imbarazzante tutto questo? Il vecchio travestito da nuovo urla al popolo che ‘Il passato, per fortuna di Manfredonia e dei suoi cittadini, non tornerà più’, a noi invece sembra che il passato sia proprio colui che prova a rinnegarlo attraverso una ridicola operazione di maquillage che resta fine a se stessa. Chiedo al sindaco di porre fine a questo modo di narrare la storia della nostra città, di zittire chi sparge veleno, chi mistifica la realtà delle cose e chi puntualmente distrugge i rapporti tra maggioranza e opposizione e che si assumerà la responsabilità davanti alla città intera. La città chiede un’altra cosa: pacificazione e risoluzione dei problemi veri, quelli di tutti i giorni. ‘𝐏𝐢𝐮̀ 𝐫𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞, 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞'”. (In foto, Rotice; sotto, Sventurato, Carbone e Palumbo; a destra, Schiavone)
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