“Nei giorni scorsi noi cittadini/e di Manfredonia Nuova abbiamo contattato un numero considerevole di maestre e docenti di scuola media inferiore per capire cosa ne pensano dell’ipotesi paventata dal sindaco di Manfredonia Gianni Rotice della settimana corta a scuola per contribuire al risparmio energetico, e la risposta da parte di tutte è stata che sarebbe una sciagura per i bambini e bambine, ragazze e ragazzi”. Lo riporta una nota stampa del gruppo “Manfredonia Nuova”.
“Dopo tre anni di scuola a singhiozzo fra lockdown, continue assenze per contagi vari, le insegnanti hanno constatato che gli/le scolari/e sono irrequieti, confusi, frastornati, presentano nuove difficoltà nella concentrazione, acquisizione e mantenimento di conoscenze e competenze, difficoltà relazionali con i compagni, per cui aggiungere tempo scolastico a quello giornaliero, sarebbe troppo oneroso. Ai bambini e bambine va lasciato lo spazio per lo svolgimento dei compiti, ma anche per il gioco e la socializzazione fortemente penalizzata in tempi di pandemia”.
“Perciò non sono i piccoli degli istituti comprensivi a poter ‘risolvere’ problemi enormi causati dagli adulti. E in caso si adottasse questa risoluzione, sarebbe un ulteriore perché che dovremmo loro spiegare dopo due anni di cesoia enorme e invasiva sulla loro normalità. Non si dilatino ulteriormente i tempi scolastici dei giorni feriali, ma se proprio è necessario ridurre i consumi energetici si sacrifichi dove si può come la rinuncia alle luminarie, tantissime città lo hanno già annunciato, si spengano le luci di notte negli uffici pubblici”.