Grave carenza di personale medico, infermieristico e Oss in Puglia. Lo denuncia il sindacato Usb. “Eravamo stati presi da una grande euforia quando, durante un collegamento telematico, sia il direttore del dipartimento Salute e Benessere, Vito Montanaro che l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, ci avevano preannunciato che a breve sarebbe stata pubblicata una delibera di Giunta con la quale si dava il via alle assunzioni di almeno 6000 ‘unità’ tra infermieri, medici e OSS attraverso concorsi e stabilizzazioni (sia per la Legge Madia che per l’art.242 della Legge di Bilancio) e scorrimento della graduatoria del concorsone svolto dall’ASL BA. Ancora maggiore fu l’euforia quando ci comunicarono (dietro nostra sollecitazione) che la delibera sarebbe diventata immediatamente esecutiva nel momento stesso della pubblicazione. Invece ci ritroviamo, dopo la pubblicazione della delibera avvenuta il 15 Giugno 2022, al palo con le assunzioni ancora là da venire e questo sta creando seri problemi sia nei presidi ospedalieri, molti dei quali a causa della carenza acuta e gravissima di medici specialisti sono a rischio chiusura, che nei servizi territoriali (a cominciare dal S.E.U. 118)”.
“La carenza di personale – proseguono – sta portando a delle situazioni inverosimili che stanno travalicando alcuni termini contrattuali ma anche a rischio della salute dei lavoratori con carichi di lavoro e ritmi che, in un futuro molto vicino, porterà a dei contenziosi con gravi danni alle casse della ASL e chi è deputato al controllo dovrà pagarne le conseguenze di tasca propria. E’ assurdo, ad esempio, che si facciano oltre 10 reperibilità mensili in alcuni reparti (sia a Cerignola che a San Severo) a fronte delle 6 previste dal CCNL come è assurdo che il personale (anche senza preavviso né affiancamento) venga spostato da una Unità operativa ad altra a coprire le carenze e mettendo in crisi l’unità operativa di assegnazione del lavoratore.
Così come è assurdo che pur di offrire il servizio ai cittadini lo si faccia contravvenendo ai criteri fondamentali dell’accreditamento del servizio stesso – proseguono – predisponendo turni di servizio con un organico in numero ridotto rispetto a quello previsto dall’accreditamento (ad esempio: è notorio che per le sale operatorie vi debbano essere almeno tre infermieri per ogni sala operatoria attivata ma il servizio lo si vuole svolgere ugualmente anche se sono in due). Non riusciamo a capire i motivi per cui, nonostante le parole rassicuranti dell’assessore e del direttore del Dipartimento Salute non si assume, non riusciamo a capire se siamo stati presi in giro (non tanto noi quanto i cittadini pugliesi e foggiani in particolare) oppure sono nati dei problemi che non conosciamo, ma non si può più accettare che la sanità foggiana sia allo sbando totale e che venga meno il diritto alla tutela della salute. Sembra di essere ripiombati indietro di 20 anni, nell’era della giunta Fitto, che partorì la famigerata legge 28 con la quale vennero bloccate le assunzioni e chiusi tanti ospedali.
Con la presente si rammenta che non siamo ancora fuori dal pericolo di una recrudescenza della pandemia, come ben sanno gli organi regionali; si rammenta, inoltre, che se per il reperimento di medici specialisti si trova la giustificazione del numero esiguo di specializzati e delle candidature ai concorsi pregressi (non sempre realistica, visto il concorso per anestesisti a cui furono presentate decine di candidature ma le prove andarono deserte perché espletate dopo 3 anni dalla pubblicazione del bando) per gli infermieri e per gli OSS questa giustificazione non esiste. Per tutto questo – concludono – chiediamo un incontro immediato con il commissario straordinario dell’Asl Foggia e ai destinatari istituzionali della presente di adoperarsi al fine di porre rimedio, immediatamente, a tutti quei problemi che ostacolano la messa in pratica della delibera del 15 giugno 2022”.