Il quartier generale del Foggia cambierà sede? La domanda sorge spontanea dopo la mancata partecipazione del club rossonero ai quindici tentativi di asta giudiziaria per gli arredi dello Zaccheria, finiti nelle mani del Tribunale dopo il fallimento del Foggia Calcio guidato dai fratelli Sannella. L’inventario dei beni all’asta era di ben 16 pagine e riguardava tutte le attrezzature di presidenza, segreteria generale, mixed zone, stanza adibita all’antidoping, antibagno, ingresso, sala G.O.S, sala conferenze, sala medica, lavanderia, spogliatoi e palestra oltre che alcuni capi di abbigliamento targati Nike. L’assenza del club di Canonico all’asta ha allarmato alcuni tifosi rossoneri e ciò ha scaturito la nascita del comitato “Foggia è dei Foggiani” fondato da Marco Lombardi, il quale ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni ai nostri microfoni.
“Il comitato è nato perché siamo stanchi di ascoltare le bugie di Canonico”, ha esordito Lombardi, che ha proseguito: “È inconcepibile che gli uffici del Foggia vengano trasferiti a Modugno e che il Pino Zaccheria chiuda dopo che Canonico non ha partecipato all’asta giudiziaria terminata per 2000€ – 1000€ per gli arredi e altrettanti per spese, ndr – vinta da una società di Messina che lunedì arriverà a Foggia per ritirare tutto l’arredamento degli uffici dello stadio rossonero”.
L’ipotesi del trasferimento degli uffici a Modugno è lontana, ma con molta probabilità sarà scelta un’altra sede a Foggia e il club pagherà un canone per ogni gara disputata allo stadio, che sarà utilizzato solo in quelle occasioni. In ogni caso, per Lombardi sorgeranno vari problemi strutturali: “Verranno portati via anche il CED che gestisce i tornelli, gli spogliatoi saranno completamente svuotati e mancheranno le telecamere del G.O.S.: come sarà possibile giocare? Il Foggia il prossimo anno non si potrà allenare allo Zaccheria e lo farà ad Amendola: lì però il campo è spesso impraticabile quando si verificano forti piogge”.
Secondo il promotore de “il Foggia è dei Foggiani”, i motivi alla base della mancata partecipazione di Canonico all’asta sono due: “Canonico non è amante di questa terra. Inoltre, non ha molta disponibilità liquida dopo il blocco del bonus 110% – il presidente rossonero lavora nel campo edilizio, ndr – e si è dimostrato sempre inadempiente: sia con la Pintus, sia per il campo della Figc per il quale deve corrispondere ancora quattro o cinque canoni, sia con il dottore dei calciatori, sia con i responsabili del campo di Troia”. Lombardi ha annunciato, infine, quali saranno le attività del nuovo comunicato: “Documenteremo tutto quello che avverrà da lunedì con foto, video e dirette dal piazzale dello stadio. Inoltre, il mio intervento vuole smuovere le coscienze dei tifosi rossoneri: secondo noi, il tempo di Canonico a Foggia è terminato”.
Dopo le pesanti dichiarazioni di Lombardi, abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente del Foggia Nicola Canonico che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni, spiegandoci che la “questione stadio” sarà analizzata nella conferenza stampa di domani, nella quale sarà presentato il nuovo tecnico Boscaglia.