“Ho detto a mia figlia di mettere in vendita il bar e andare via immediatamente da Manfredonia. Non voglio più investire un euro in questa città dove non è più possibile lavorare. Non ti fanno fare turismo, sono buoni solo a metterti il bastone tra le ruote. Ora basta”. È lo sfogo ai nostri microfoni del papà della titolare del Bar Melagodo ubicato sul porto turistico Marina del Gargano, Pino Capriati, costretto a chiudere la sua attività in seguito ad alcuni episodi legati alla movida manfredoniana.
“Mi hanno fatto chiudere contestandomi di aver svolto attività non autorizzate, per aver diffuso musica nelle ore pomeridiane, badate bene non la notte. Evidentemente dava fastidio a qualcuno. Il Comune ci ha revocato la Scia relativa alla somministrazione di bevande e alimenti, e quindi senza licenza abbiamo dovuto chiudere il bar mandando a casa 10-12 dipendenti che oggi sono senza lavoro. Questa è Manfredonia. Provate ad immaginare i danni”. Capriati punta il dito soprattutto sul Comune di Manfredonia. “Nessuno mi ha saputo dare risposte e chiarimenti. Anche li non c’è chiarezza d’intenti sul rilascio delle autorizzazioni. Non so come andrà a finire, intanto io sto solo pagando spese. Tutti i risparmi accumulati in questi 8 anni di attività li stiamo consumando, nel frattempo non abbiamo entrate. Arresi? No, ma ripeto, in queste condizioni è impossibile fare impresa a Manfredonia. Altro che rilancio del turismo”.