Fari puntati sull’ex Hotel President di Foggia. Dopo la denuncia sulle condizioni di degrado della struttura, a pochi passi dall’ospedale privato San Francesco Hospital e dalle abitazioni, la questione è finita sul tavolo del prefetto. Con una missiva indirizzata a Raffaele Grassi, Lucio Fares e Michele Varraso, in qualità di liquidatori della società 1N.TUR. Srl proprietaria dell’immobile, hanno chiesto di essere ricevuti al fine di “condividere una soluzione alla problematica della struttura immobiliare indicata a causa dei gravi problemi di struttura, di sgombero e soprattutto ambientali anche in ragione dei gravi danni che l’esistente inevitabilmente può cagionare alla struttura sanitaria del dott. Paolo Telesforo“.
🔴Degrado Hotel President a Foggia, Fares: “Magistratura deve sollecitare proprietari a intervenire”
Nella lettera, sottolineano le criticità di un percorso travagliato, che non ha subito nessuna svolta dopo l’ultimo incontro in corso Garibaldi: “I soci si sono completamente disinteressanti della gravissima situazione, pur avendo fornito rassicurazioni a riguardo, ed impedendo ai sottoscritti liquidatori di svolgere alcuna azione in merito”. “Vi chiediamo cortesemente – proseguono – di dare riscontro alla presente, data la grave situazione e l’urgenza delle azioni da intraprendere a tutela dei terzi, e fissare un incontro in Prefettura”.
🔴Ancora fiamme all’Hotel President di Foggia, sempre a rischio l’edificio abbandonato in Viale degli Aviatori
La questione è stata sottoposta anche al Comune di Foggia, ma finora non è arrivata nessuna risposta dal sindaco Franco Landella che, oltre ad essere autorità sanitaria locale è anche un dipendente del Centro Igiene dell’Asl. A preoccupare, infatti, oltre alla tenuta strutturale dell’immobile, sono le condizioni igienico-sanitarie nel plesso abbandonato, ricolmo di rifiuti di ogni genere. Peraltro, secondo le diverse denunce inoltrate nel tempo alle autorità competenti, i locali abbandonati da anni sarebbero rifugio per senzatetto, prevalentemente stranieri, i quali vivrebbero in condizioni al limite dell’umano.
