Un anno esatto dalla grande manifestazione antimafia organizzata a Foggia il 10 gennaio 2020. Ventimila persone in piazza trascinate da don Luigi Ciotti. L’associazione Libera contro tutte le mafie ha chiesto un contributo di idee alla società civile foggiana da discutere proprio oggi.
“Le forze dell’ordine e la magistratura stanno facendo la loro parte – commentano dal presidio intitolato a Nicola Ciuffreda e Francesco Marcone -. Ma tocca anche a noi, in continuità con la mobilitazione del 10 gennaio scorso e di tutti i percorsi precedentemente intrapresi, ribellarci alla violenza mafiosa e accrescere la nostra consapevolezza. Il nostro ruolo di cittadini attivi ci impone di sostenere chiunque contrasti le mafie e mantenere accesi i riflettori su questa battaglia quanto mai urgente. Siamo consapevoli delle difficoltà derivanti dalla situazione epidemiologica e crediamo quindi che, se non possiamo incontrarci e manifestare fisicamente il nostro dissenso alle mafie, possiamo però riflettere sulla situazione criminale della nostra città e su come liberarci dal giogo mafioso. Ciascuno è invitato a riflettere su cosa sia la mafia foggiana, su cosa significhi vivere in una città piegata dal pizzo, dall’usura e dalle bombe e soprattutto su cosa ciascuno di noi possa fare per combattere la mafia, provando ad immaginare una città senza la presenza opprimente della criminalità organizzata”.
“L’esito di questa riflessione – dicono ancora – deve essere tradotto in pensieri, video, disegni e qualsiasi altra forma creativa ed essere poi pubblicato sui social con l’hashtag #liberafoggiadallamafia. Attraverso i canali social di Libera Foggia saranno condivisi i contributi e, in un secondo momento, sarà organizzato un dibattito per riflettere insieme su ciò che è emerso. Anche in questo momento di insicurezza è fondamentale fare la propria parte per costruire una città migliore. Insieme possiamo farcela”.