Dopo i recenti articoli sui presunti conflitti d’interesse a Vieste tra amministratori e imprenditori locali, parla il sindaco Giuseppe Nobiletti, apparso poco sereno in un video postato sui social. Minimizza i reati del padre, affermando che i lavoratori a nero nel residence di famiglia “Alba Chiara”, raggiunto dall’Ispettorato, erano lì da un giorno. Ciò non risulta veritiero in quanto erano presenti dallo scorso 29 aprile. Per dimostrare la verità potrebbe sempre fornire i filmati di videosorveglianza del Villaggio. Anche i sindacati, in una recente nota stampa, hanno scritto che il lavoro nero nei villaggi è un sistema ben radicato da anni e praticato dalla maggior parte dei villaggi turistici, come fa il sindaco a continuare a minimizzare?
La vicenda del conflitto d’interessi è presente in esposti anonimi e carteggi allegati, di cui l’Immediato si sta occupando in questi giorni. Ben capiamo che il sindaco tenti di inerpicarsi su questioni storiche e morali al fine di calmare le acque e distogliere l’attenzione, ma dimentica di confrontarsi con il dato oggettivo.
Nessun accenno agli abusivismi edilizi presenti nei villaggi e nulla dice sul perché Polizia Locale e Capitaneria di Porto non si siano recate a sequestrare e sigillare gli abusi presenti nei villaggi degli iscritti a “Vieste sei tu” e all’Antiraket. Nessuna spiegazione, inoltre, sugli abusi presenti nel lido annesso al camping “Baia della Tufara”, dove risulta comproprietaria la moglie dell’assessore all’Ambiente Vincenzo Ascoli, come già raccontato da questa testata.
Poi lancia velate accuse alla consigliera d’opposizione Bevilacqua. Il fatto è stato acquisito agli atti dal Consiglio comunale. Il sindaco, più che innervosirsi, dovrebbe far censire tutti gli abusi edilizi presenti nei villaggi degli iscritti al suo movimento, farli sequestrare e sigillare, compresi i vani tecnici diventati ville.
La nozione di storia del sindaco sugli usi civici e i riferimenti al nuovo regolamento non giustificano l’omessa richiesta dei canoni di locazione, che si può intimare adottando il vecchio regolamento. Però siccome è molto oneroso, Nobiletti starebbe provando ad allinearsi agli altri comuni, facendo crollare ancora il prezzo e contemporaneamente facendo risparmiare somme alla giunta e al movimento politico, qualora dovesse giungere richiesta di regolarizzazione. Ma in realtà nessuno ha avanzato tale ipotesi, forse in attesa che crolli il prezzo con il nuovo regolamento. Ecco il conflitto d’interesse.
In conclusione, il problema usi civici esiste e non per quattro imprenditori, ma il fenomeno è di più grossa portata, e questo lo si può agevolmente riscontrare incrociando gli iscritti al movimento “Vieste sei tu”, gli iscritti all’Antiraket, ed i villaggi interessati dal fenomeno, che farebbero capo a quella che l’esposto anonimo definisce “lobby”.
Il lavoro nero è stato palesemente riscontrato, gli abusi edilizi sono lì ben presenti, non sequestrati e non sigillati, ma il sindaco si preoccupa di puntare il dito contro l’Immediato e di dare la caccia a chi ha inviato l’esposto. Come si può notare dalla diretta streaming del Consiglio comunale, Nobiletti appare piuttosto adirato nei confronti di chi prova a fare emergere la verità, distogliendo l’attenzione dai dati oggettivi.