È fissata per domani alle 12 la riunione dei capigruppo al Comune di Foggia, con i segretari e referenti dei partiti. Se c’è una maggioranza, si va avanti, altrimenti il sindaco Franco Landella è pronto a dimettersi, come fanno sapere a l’Immediato fonti interne alla sparuta maggioranza rimastagli ormai accanto. Oggi per la prima volta, la coalizione che appoggia l’amministrazione Landella è stata battuta. Solo 9 gli eletti fedeli al primo cittadino. È stato respinto, infatti, il Piano Finanziario AMIU SPA relativo alla determinazione della TARI, per la determinazione delle tariffe. 18 voti favorevoli e 9 contrari per la pregiudiziale tesa alla rideterminazione della TARI che i foggiani dovranno pagare, illustrata dal leader delle opposizioni Giuseppe Mainiero, hanno fatto “andare sotto” Franco Landella. “La società AMIU SPA in questi anni attraverso espedienti contabili e previdenziali ha sottratto milioni di euro ai cittadini Foggiani di cui oggi il Consiglio Comunale chiede conto. La Politica questa volta arriva prima delle autorità di controllo”, ha rimarcato Mainiero.
A votare contro il sindaco e la sua Giunta Luigi Buonarota, Pasquale Cataneo, Saverio Cassitti, Paolo Citro, Sergio Clemente, Rosario Cusmai, Alfonso de Pellegrino, Alfonso Fiore, Leo Iaccarrino, Giuseppe Mainiero, Augusto Marasco, Giuseppe Pertosa, Vincenzo Rizzi, Nicola Russo, Marcello Sciagura, Joseph Splendido, Antonio Vigiano e Raimondo Ursitti. Assente il solo otorino piddino Pasquale Russo. Lega, Fratelli d’Italia, Pd, civici e gruppo misto sparso sembra ormai coalizzato a metter la parola fine sull’esperienza amministrativa di Franco Landella. Al centro della polemica le risorse ottenute dal biostabilizzatore foggiano che quasi totalmente sono trasferite come utili al solo socio di maggioranza, il Comune di Bari.
“La tariffa applicata per il predetto trattamento presso l’impianto TMB è di euro 48,91 più IVA per legge per ogni tonnellata trattata anche per i rifiuti prodotti, dalle utenze comunali foggiane, e conferiti dall’AMIU Puglia spa quindi senza tariffa agevolata per chi è proprietario dell’impianto ed impiegando personale dell’AMIU Puglia s.p.a. il cui costo rientra nel Contratto di servizio “temporaneo” pagato dai soli contribuenti foggiani. Al Comune di Foggia viene riversata dall’AMIU Puglia s.p.a. la quota di soli euro 10,00 per tonnellata, di cui euro 3 per ristoro ambientale ed euro 7 quale ammortamento della parte residua del finanziamento dell’impianto, in ragione dei 48,91 euro per tonnellata introitati! È il caso di sottolineare che più volte è stato richiesto all’amministrazione comunale, anche in mozioni mai discusse in aula e più volte sollecitate, o dal precedente Collegio dei revisori di definire e sottoscrivere un Contratto definitivo nel quale definire anche questa problematica. Sulla base delle evidenze sopra riportate e dopo il dibattito in aula il Consiglio comunale di Foggia intende realizzare una copiosa riduzione della TARI per le utenze, domestiche e non, dei propri contribuenti”, ha spiegato Cataneo in una nota.
Cosa ne sarà quindi di Landella? È davvero auspicabile che si vada al voto, facendo cadere l’amministrazione evitando così il commissariamento? “C’è un motivo se questa gente ha cambiato più di un partito in questo mandato, più di un consigliere tra quei 18 è convinto di poter vincere le amministrative candidandosi a sindaco. Ormai la loro opposizione è diventata un fatto personale, hanno votato una pregiudiziale che non ha né capo e né coda. Come si fa a cambiare un piano? Come si fanno a cambiare i patti sul biostabilizzatore se è proprio quel bene a tenere in piedi tutto l’accordo tra il Comune di Foggia e l’Amiu? Se non hai i numeri, dove vai? Il sindaco non può più fare nulla”, spiega qualcuno. Insomma, le possibili dimissioni di domani potrebbero non essere un’arma rituale da agitare di fronte ad un consiglio riottoso.