“Il ricordo più bello di quel periodo sono i baci e gli abbracci che mi hanno donato i miei piccoli principi. All’inizio per loro ero semplicemente ‘la scrittrice’ poi, dopo qualche merenda e del tempo trascorso insieme, sono diventata Cristina. Mi chiedevano di guardare le foto dei miei figli sul cellulare e mi hanno dato fiducia. Il ricordo più bello legato alla nascita di questo libro è il loro calore”.
Ha fatto commuovere e sorridere Cristina Zagaria, con il suo “I Piccoli Principi del Rione Sanità”, protagonista dell’ultimo degli “Incontri con l’autore” organizzati all’I.C. “da Feltre – Zingarelli” di Foggia. Il libro nasce dai disegni, storie e racconti dei ragazzi del popolare quartiere napoletano che, in tre mesi di laboratorio, a partire dal volume “Il piccolo principe” di Saint-Exupéry, hanno espresso la propria creatività e i propri sogni.
Un libro che trasforma in romanzo l’esperienza di chi combatte ogni giorno per la rinascita e lo sviluppo innovativo di un territorio. Una Napoli diversa, ad altezza bambino, dove la cronaca incontra la favola; una Napoli che funziona, che non si arrende, che sfida il suo destino.
“Siamo felici di avere oggi qui con noi una cacciatrice di storie – ha sottolineato il dirigente scolastico, Mirella Coli, parlando agli studenti delle seconde medie – Si tratta del sesto incontro organizzato nell’ambito di un progetto importante, realizzato con grande impegno e passione dalla docente di lettere Lucia Palmieri. Abbiamo cercato di presentare, qui a scuola, libri che potessero emozionarvi e la mia idea è che il prossimo anno possiate portare, direttamente, le vostre impressioni ai bambini del Rione Sanità”.
Quello di Cristina Zagaria è un libro ricco di emozione, che parla di immigrazione, accoglienza e legalità e degli sforzi che i bambini “difficili” di Napoli compiono per vivere più serenamente. Per questo motivo ha colpito particolarmente i giovani alunni della “Zingarelli”, che hanno posto numerose domande alla scrittrice.
“Il nuovo viaggiatore – ha spiegato l’autrice – è un migrante, perché mi interessava che guardasse al quartiere con occhi nuovi, come quelli dei bambini, che hanno un’altra visione della città rispetto agli adulti. Io penso che sia necessario cambiare il livello di attenzione: Sanità è un Rione difficile, dove si spara alla cieca per fare paura, ma le famiglie non possono e non devono chiudersi dentro casa. I piccoli devono giocare e questo è un punto fondamentale: abbiamo cercato di spiegare alle mamme che non possono far lavorare i bambini già a 10 anni. Servono più sacrifici, certo, ma farli giocare oggi significa renderli uomini e donne migliori, un domani”.
Gli studenti della “Zingarelli” hanno poi donato alcuni lavori ispirati al libro alla scrittrice, recitato passi del testo e fatto volare dei palloncini rossi, simbolo di quei sogni che hanno la forza di arrivare lontano e diventare “grandi” anche in città e quartieri difficili
Nel corso del progetto “Incontro con l’autore” gli alunni della “Zingarelli” hanno incontrato, negli scorsi mesi, scrittori che hanno pubblicato libri su temi difficili e importanti: Annalisa Graziano, con “Colpevoli. Vita dietro (e oltre) le sbarre”; Daniela Marcone con “Non a caso”; Carlo Greppi con “Non restare indietro”; Marialuigia Troiano con “La maledizione delle stele” e Filomena Arena con “Società e brigantaggio nella Crisi dell’Unità in Capitanata”.
“Ringrazio tutti per la collaborazione a questo progetto complesso, ma che ci ha avvicinato ad argomenti molto interessanti – ha evidenziato la responsabile, Lucia Palmieri – Un ringraziamento speciale va alla dirigente, che ha voluto affidarmi questo importante compito, ai colleghi e alla vicepreside. Un applauso speciale va ai nostri studenti, che hanno costruito con noi tutti gli eventi”.
“Sono ragazzi speciali – ha aggiunto la vicepreside Anna Fusco, in chiusura – hanno dato prova di grande maturità, nonostante la giovane età e hanno mostrato un interesse straordinario. Sono stati parte attiva del progetto e credo che sia un aspetto da valorizzare. La nostra scuola è cambiata e oggi siamo felici di tutte le attività che vengono realizzate sempre con grande entusiasmo”.
Anche Foggia ha, dunque, i suoi “piccoli principi”, con un libro e le speranze stretti tra le mani.