di ANTONELLA SOCCIO
Mentre è stato inaugurato il nuovo Auditorium del Conservatorio Umberto Giordano, un contenitore luminoso che si aggiunge agli altri spazi culturali cittadini disponibile, sta per partire la nuova stagione teatrale del Teatro comunale e in zona sarà riaperta la sede della Cgil con la bellissima riqualificazione che sarà presentata alla città il prossimo 4 novembre, resta nell’ombra la strategia per il Teatro del Fuoco, di proprietà della Provincia per quel che concerne il patrimonio immobiliare, ma non più affare di Palazzo Dogana, per quel che attiene alle funzioni fondamentali degli enti di secondo livello. La Cultura è con la Riforma Delrio, come è noto, una funzione propria dell’Ente regionale. Se per la Biblioteca provinciale Magna Capitana, con l’assegnazione del personale alla Regione Puglia e la partecipazione al bando delle community library, è visibile il disegno dei diversi livelli amministrativi, per il bel teatro voluto dal compianto presidente Antonio Pellegrino non sembrano esservi buone nuove. Sono lontani i tempi in cui il teatro ospitava ben 170 spettacoli all’anno, lontane le stagioni, dal 2000 al 2005, in cui la programmazione era organizzata dalla Fondazione Giordano.
In questi anni, ci si è avvalsi del prezzario politico per affittare lo spazio. 800 euro al giorno e 400 euro per l’utilizzo del teatro a mezza giornata. Con l’amministrazione Miglio, si è anche usciti dalla quota di partecipazione al Teatro Pubblico Pugliese per un risparmio netto di circa 100mila euro. Il teatro sopravvive con soli due dipendenti e grazie alla rassegna dell’imprenditore culturale Mario Savino, alla sua quarta stagione con “Foggia a teatro”, che quest’anno porterà in città Carlo Buccirosso e Maria Nazionale il prossimo 24 novembre con “Il Pomo della discordia” e molti altri show tra cui si segnala “Appunti di viaggio” con Lina Sastri il 16 marzo 2018.
A poco sono valse le visite al Ministero in questi mesi. Il Teatro del Fuoco resta nel limbo, nonostante gli interessamenti del Comune di Foggia e dell’assessorato alla Cultura di Anna Paola Giuliani, che si era candidata ad una gestione del contenitore. Il presidente Miglio intende trattenerlo alla Provincia come ha confermato. L’idea per ora solo carezzata è quella di un ampliamento degli obiettivi della Promodaunia. Pochi spettacoli e matinee al Teatro del Fuoco, ma non mancano i lavori pubblici e le spese per l’immobile, che resta un gioiello architettonico per la Capitanata.
Come risulta dai documenti della valutazione della performance e dagli allegati di controllo di gestione che ciascun dirigente ha conferito al presidente Francesco Miglio, nel 2016 sono stati stanziati ben 250mila euro per il completamento dell’area esterna del Teatro del Fuoco. I lavori non sono ancora completati, le ditte stanno ancora lavorando in questi giorni agli impianti e all’illuminazione esterna del contenitore. L’Unione delle Province in un ultimo suo atto ha invitato il Governo a realizzare un rapporto nuovo con le Regioni, un rapporto, che consenta il rispetto del principio di coordinamento di finanza pubblica nell’esercizio delle funzioni di carattere non fondamentale conferite.
Nelle scorse settimane si è reso necessario acquisire anche il servizio di pulizia degli stabili adibiti ad uffici provinciali, Biblioteca Provinciale e Teatro del Fuoco per assicurare la continuità del servizio di pulizia per un periodo di tre mesi in attesa della definizione, in corso con la Regione Puglia, della competenza in ordine alla gestione degli immobili destinati a sede di uffici regionali o di competenza regionale. L’importo trimestrale a base d’asta era pari a 70.936,08 euro di cui 64.093,17 da assoggettare a ribasso, la gara è stata aggiudicata dalla Edilverde srl con sede in San Severo alla via Teresa Masselli.