Lucia Lambresa ha spiegato le sue ragioni sulla perdita della sede Amiu di Corso del Mezzogiorno. Davanti al Comune di Foggia, sul modello inglese della cittadinanza attiva e dei comizi pubblici, ha snocciolato numeri e date, ripercorrendo il suo voto contrario al bilancio previsionale dell’11 marzo 2017. 4 ore prima i due consiglieri avevano ottenuto in ritardo una carente documentazione sull’impiantistica, l’acquisizione sede e l’organizzazione del personale, oltre che una scarsa strategia sulla raccolta differenziata, con maggiori costi della Tari.
In bilancio era stata stanziata una somma di 980mila euro per l’acquisizione della sede. “Non fui convocata in consiglio comunale, fummo processati in commissione, l’Assemblea dei soci si è tenuta, le cose scritte sono efficaci. Tutte le operazioni diventano operative”. Bari approva il 27 aprile con delibera di Consiglio comunale. A Foggia l’Assemblea si esprime il 12 maggio. “Un’altra Assemblea si è tenuta il 5 giugno, nella quale si approva il bilancio di previsione. In questa occasione il sindaco Landella si siede e vota”, spiega.
“Dobbiamo far capire a Bari la nostra volontà”, disse il primo cittadino ai due consiglieri. Nell’aria c’è già la notizia di un cambio al vertice. Il mandato del CdA sta per scadere. Il 7 giugno, prima ancora dello svolgimento dell’assemblea, Decaro sostituisce Gianfranco Grandaliano con Persichella. Il 26 giugno viene convocato il CdA, il presidente si insedia e all’ordine del giorno c’è ancora la proposta di acquisto della sede. Il presidente informa finanche che aveva visitato l’immobile. E il CdA dà mandato affinché fossero attivate tutte le procedure per l’acquisizione del bene a 980mila euro, come stabilito nel bilancio, un valore che corrisponde al prezzo definito dalla curatela Ravasco.
La vendita all’incanto si è chiusa il 28. La Cermico energia si è già aggiudicata il bene. All’insaputa di tutti, a quanto pare. I due membri del CdA non sapevano quello che stava facendo il presidente. O le sue omissioni. Il 29 giugno si tiene l’Assemblea che vota il bilancio e rinvia le nomine col consiglio che cessa la sua funzione. “In precedenza al mio insediamento l’azienda aveva annunciato di voler acquistare un’altra sede – continua Lambresa -. Fu un mese brutto, ci fu il tentativo di nominare i dirigenti. Il 27 luglio arriva una convocazione a me e alla dottoressa Cavaliere, con un ordine molto nutrito, ma mentre siamo in treno ci arriva la mail per l’Assemblea dei soci per il 31 luglio. C’era anche l’argomento dell’acquisto della sede del Corso del Mezzogiorno, ma la competenza passava all’assemblea”. Ma tutto era già compiuto e il 31 luglio a Bari ci sono già i due nuovi nominati, Sonia Ruscillo e Antonello Di Paola.