di ROBERTA MISCIOSCIA
Corpo e mente di Gregorio Pastore, giovane foggiano con la passione per il teatro, si fondono insieme in un spettacolo che riflette l’attenzione su un disturbo del comportamento e del controllo degli impulsi: il gioco d’azzardo. “Eppure un’altra strada c’è”, in scena l’11 e 12 novembre al Teatro della Polvere di Foggia, focalizzerà il fulcro della vicenda nella dipendenza di un trentenne, Riccardo Fortuna, ossessionato dal gioco: ippica, poker, calcio scommesse, solo per citarne alcuni. La vicenda racconterà l’evolversi delle varie tappe della vita del protagonista, per poi cambiare volto a seguito di un evento importante. Sul palco ad accompagnarlo ci sarà la violinista Antonella De Santis.
Gregorio, appassionato di teatro sin dai tempi del liceo, ha collaborato con alcune compagnie locali: Officina Teatrale e Cerchio di Gesso. Laboratori e tanta pratica che poi, negli anni, si sono consolidati al meglio con la laurea in Lettere Moderne. Una tesi – non a caso – redatta sul drammaturgo Carlo Goldoni, massimo esponente della letteratura italiana, autore della commedia, “Il giocatore”, che prende spunto proprio dalla febbre del gioco nell’ Europa del 18° secolo.
Dai testi dello scrittore illuminista Gregorio, contattato da l’Immediato, racconta così la nascita del monologo da lui scritto ed interpretato. “Sono sempre stato colpito dalla vita e dalle opere di Goldoni – spiega -. Per quanto riguarda lo spettacolo posso dire che è nata una forte collaborazione con l’ASL di Foggia e con il Centro Dipendenze Patologiche. Dopo la visione di alcuni testi riguardanti la ludopatia ho deciso che parte del ricavato delle due serate andrà al centro foggiano che eroga, attraverso le proprie strutture socio-sanitarie, assistenza agli utenti e alle loro famiglie”. Appuntamento dunque, sabato 11 e domenica 12 novembre, presso la sede di via Parisi, a Foggia.