Sanitaservice, finisce l’era di Antonio Di Biase. Sullo scranno di amministratore unico, al posto del commercialista di Trinitapoli, salirà Massimo Russo. Il docente dell’Università di Foggia, già presente tra i papabili individuati nei giorni scorsi dal nostro quotidiano, ha messo d’accordo tutti. A cominciare dall’assessore regionale all’agricoltura Leonardo Di Gioia, al quale è da sempre legato, al collega foggiano al Bilancio Raffaele Piemontese, fino al governatore Michele Emiliano.
Il direttore generale dell’Asl, Vito Piazzolla, indeciso per molto tempo sul da farsi, ha quindi sciolto il nodo sull’ex amministratore di Amgas. Tra gli incarichi di maggior rilievo di Russo, c’è proprio la guida (sempre da amministratore unico) dell’azienda che gestisce la distribuzione del gas a Foggia. Fortemente voluto dall’ex sindaco Gianni Mongelli, ha portato a termine l’operazione di salvataggio della spa allora gravata da circa 46 milioni di euro di debiti (alla fine dell’incarico era in attivo di mezzo milione).
Una situazione simile potrebbe ritrovarsela nella società in house, in questo momento con il fiato sul collo della Guardia di finanza per il mancato versamento di circa 4o milioni di euro di Iva. A poco meno di dieci anni (era il 2008), cade uno degli ultimi pezzi di vendolismo. La srl interamente controllata dall’Asl – e che gestirà diversi servizi, dal 118 alle manutenzioni – fu infatti creata a Foggia (sotto l’egida politica del parlamentare di Trinitapoli, Arcangelo Sannicandro) e poi “esportata” in tutte le altre province dopo le elezioni del 2010. A guidare la costituzione delle altre società in house fu proprio Di Biase, investito d’emblée del ruolo di “super-manager” regionale. Poi vennero le accuse, le inchieste e i processi. E proprio quando all’orizzonte si profila la creazione di un’agenzia unica regionale, è finito il suo percorso.