Otto mesi di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo. Questo è quanto deciso dal Tribunale di Foggia ai danni di Pasquale Vurro, imprenditore barlettano che il 24 giugno 2016 investì uccidendo Angelo Affinità, 47enne. È stato appurato che l’uomo non era sotto l’effetto di stupefacenti e che il pedone camminava al buio, sul ciglio della strada, nello stesso senso di marcia dell’automobilista. Per questo motivo c’è concorso di colpa da parte della vittima.
Sentenza pronunciata dal gup Elena Carusillo, in relazione all’incidente mortale avvenuto quel giorno lungo la strada provinciale 141, che collega Zapponeta a Manfredonia, in provincia di Foggia. Vurro fu inizialmente arrestato perchè positivo al test sull’assunzione della droga ma la sentenza, ha fatto sapere il difensore dell’automobilista, l’avvocato Michele Cianci, ha chiarito che il suo assistito, in realtà, non era sotto l’effetto di stupefacenti. “L’unica responsabilità, in quanto accaduto, di Pasquale Vurro – ha precisato il legale – gli deriva dal fatto di aver superato di poco il limite di velocità”.