
Mentre proseguono le indagini dei carabinieri, sarebbe stato identificato in una ragazza nigeriana di soli 20 anni, il corpo carbonizzato trovato a Borgo Mezzanone, non lontano dal Cara. La vittima, una prostituta secondo gli investigatori, viveva in una baracca di fortuna tra quelle che circondano il centro per immigrati.
La certezza sull’identità si dovrebbe avere, però, domani grazie a un sistema automatico che riconosce impronte digitali (Afis). La morte risalirebbe alla notte precedente al ritrovamento, avvenuto ieri mattina grazie a uno straniero che ha notato il corpo mentre si recava a lavoro nelle campagne del Tavoliere. Da una prima ispezione cadaverica, non sono emersi evidenti segni di violenza sul corpo della giovane ragazza. Esami più approfonditi saranno effettuati nel corso dell’autopsia, prevista in settimana. I carabinieri, intanto, hanno ascoltato una ventina di stranieri che occupano la baraccopoli di Borgo Mezzanone. Alcuni hanno detto di aver visto la 20enne la sera prima ma di non essersi accorti di nulla. Non aveva avuto diverbi nè mostrava segni di nervosismo.
Il cadavere della giovane presentava ustioni soprattutto nella parte alta del corpo, con la testa completamente carbonizzata. Altre bruciature sulle gambe. Secondo chi indaga, la ragazza sarebbe stata uccisa nello stesso luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita. Probabilmente è stata avvolta dalle fiamme quando era ancora viva.