Non si fermano le indagini (interne ed esterne) sulla De Piccolellis di Foggia. La Guardia di finanza, infatti, nelle scorse settimane ha visitato un noto maneggio foggiano per recuperare alcune carte. Sotto la lente degli inquirenti sarebbero finiti alcuni progetti di ippoterapia e la “passione” di Anna Rita Lepore per i cavalli. Quest’ultima, persona vicinissima all’ex presidente Antonio Tulino, assieme all’amministrativa Maria De Leo, è stata assunta a tempo indeterminato.
Un contratto che secondo un’indagine dell’Ufficio regionale è stato fatto in violazione della legge, per via della “confliggenza delle delibere commissariali n. 41 e 42 entrambe dell’anno 2009 con le vigenti disposizioni in materia di assunzioni nella Pubblica amministrazione”, atteso che – precisano – “le assunzioni di due unità di personale, a tempo indeterminato, erano state disposte in vigenza del divieto di assunzioni di cui alla legge regionale 15/04 e s.m.i. oltre che in assenza delle prescritte procedure selettive”.
Detto in altri termini, non solo le due dipendenti sono state assunte senza selezione pubblica, ma erano addirittura vietate per legge. Peraltro, dopo gli ammonimenti, i due atti non sono mai stati rettificati. Anzi il nuovo commissario Stefano Catapano ha segnalato altre due delibere sospette. A Tulino la relazione della Regione Puglia non è mai piaciuta, al punto che ha pagato un consulente esterno, l’avvocato Maria Claudia Liolia, per un parere pro veritate. La conclusione alla quale giungeva la citata professionista attestava “la non applicabilità di tale normativa (necessita di procedure selettive per le assunzioni e norme di finanzia pubblica, nota dell’estensore) […] per le IPAB non ancora trasformate in ASP, in quanto aventi natura privatistica” e pertanto la conseguente “legittimità delle procedure assunzionali utilizzate”.
“Le conclusioni cui perveniva l’avvocato Lioia – ribattono dall’ente di viale degli Aviatori – non apparivano condivisibili per una serie innumerevole di ragioni a cominciare dal dato letterale per cui IPAB e l’acronimo di Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza, dal dato per cui l’intero Consiglio di Amministrazione era nominato da Enti Pubblici (Regione e Comune di Foggia) ma soprattutto dal dato per cui il Commissario Straordinario era nominato dalla Regione Puglia per le procedure di trasformazione dell’ente”. Per questo Catapano ha deciso a sua volta di rivolgersi alla Gi Group per selezionare un esperto dei procedimenti amministrativi per fare chiarezza sulle ragioni del commissariamento, “attesa la chiara violazione di legge in ordine al mancato utilizzo di procedure selettive trasparenti per la selezione del personale e alla mancata comunicazione di una avvenuta costituzione di una Srl strumentale da parte dell’ASP”. Perché nel pubblico si accede tramite concorso. Per di più, adesso c’è il rischio di perdere i 2,7 milioni di euro per la realizzazione dell'”albergo a cinque stelle” per anziani, finanziato con risorse europee, i cui lavori sono paralizzati da anni. Bisogna correre visto che la scadenza è a giugno di quest’anno.